"Molti son gli animali a cui s’ammoglia,
e più saranno ancora, infin che ‘l veltro
verrà, che la farà morir con doglia.
Questi non ciberà terra né peltro,
ma sapienza, amore e virtute,
e sua nazion sarà tra feltro e feltro"
Fra i versi più famosi della Commedia dantesca questi che parlano del veltro sono anche fra quelli che hanno impegnato la critica alla ricerca di un nome da attribuire all'animale che simboleggia la virtù che scaccia la madre di tutti i vizi.
In un suggestivo racconto, Bianca Garavelli, immagina Dante, durante la stesura del primo canto, investire se stesso di quel compito alto che era salvare le genti attraverso la sua opera.