mercoledì 31 dicembre 2008

Consumatori consumati

Il consumismo, ormai lo sanno tutti, è il male del secolo e forse lo sarà del millennio. Usa e getta è la regola non solo dei fazzoletti per soffiare il naso ma di ogni oggetto che passa fra le nostre mani. Ma quale pensiero è sotteso a questa corsa insensata all'acquisto dell'oggetto all'ultimo grido? Perché la maggior parte della gente non riesce a resistere al richiamo dell'acquisto?
Una riflessione di Tonino Bucci su Consumo dunque sono di Zygmunt Bauman.

martedì 30 dicembre 2008

Un mondo migliore.

In una striscia del Penauts di Charles Shulz la terribile Lucy pone una domanda cruciale: "Secondo voi cosa ci stiamo a fare su questa terra?". Dopo una vignetta muta il saggio Linus risponde "Credo per rendere felici gli altri" e la pestifera urla: "Qui qualcuno non sta facendo il suo dovere!". Tutti desideriamo un mondo migliore, il fatto è che che non facciamo nulla per crearne uno.
Forse dovremmo prendere spunto dalla leggerezza di Shulz o dalla fiabesca Amelie per iniziare a mettere mano all'opera

lunedì 29 dicembre 2008

E' natale!

Da anni ormai il natale arriva con il vento d'autunno, ma è un natale commerciale, quello dei panettoni in vendita ad ottobre e degli incentivi per chi prenota per tempo una crociera natalizia nei paesi tropicali; è un natale dettato dai ritmi del consumo, di cui in molti si dicono stanchi ma a cui pochi, purtroppo, riescono a rinunciare. Il natale però è un evento e come tale dovrebbe essere atteso e celebrato, così, un parroco coraggioso ha deciso di non mettere il bambinello nel presepio. Una provocazione a tutte le coscienze dei benpensanti che la notte di natale affollano le messe con la pesantezza dei cenoni e dei regali nel cuore mentre fuori dalle chiese c'è ancora chi stende la mano perché non ha di che sfamarsi.

domenica 28 dicembre 2008

Rimetti a noi i nostri debiti

Indipendenza economica, successo, autonomia, sono valori a cui nessuno rinuncerebbe per niente al mondo, neppure un barbone è disposto a barattare il proprio onore e la propria libertà: l'onore innanzi tutto. Eppure, e il regista Olmi lo descrive in modo davvero incomparabile, ci sono debiti che non riusciremo mai a saldare: quelli con la Provvidenza che opera dove e quando meno te lo aspetti e non chiede nulla se non un cuore abbastanza libero dove essere accolta.

sabato 27 dicembre 2008

Una donna, tutte le donne.

Dura la vita delle donne che, da sempre sfruttate, oppresse, usate, in ogni angolo della terra, continuano a tessere il velo dell'amore materno nonostante l'odio che intride l'universo. Un racconto che non ti aspetti da un Carlo Cannella imprevedibile, capace di posare uno sguardo pieno di rispetto su una delle tante vittime della vita, su una delle tante Marjam così deboli, così grandi.

venerdì 26 dicembre 2008

Ma quale crisi?

Siamo in recessione eppure il nostro primo ministro si affanna a sorridere dai teleschermi rivolgendo al pubblico dei "cittadini-consumatori", odioso appellativo con cui senza rispetto il suddetto si rivolge al cittadino italiano, parole di rassicurazione e di incitamento: "State tranquilli, comprate, comprate così passeremo indenni nelle maglie strette della recessione". Invece siamo allo stallo, l'impianto politico ed economico del vecchio Occidente fa acqua da tutte le parti e non saranno, e non potranno essere, coloro che hanno generato questo mostruoso meccanismo ormai inceppato a farlo ripartire: C'è bisogno di idee nuove, c'è bisogno soprattutto di gente nuova per costruire sulle macerie dalla nostra una nuova civiltà.

giovedì 25 dicembre 2008

Il silenzio e la parola

E' la notte di Natale, una notte come tante, una notte speciale. Le luci colorate alle finestre e i piccoli drappelli di gente infreddolita e vestita con eleganza dicono che si sta festeggiando qualcosa, anche se non sempre e non per tutti è chiaro cosa. Qualcuno, forse, in un monastero o in una casa volutamente spoglia, spegne la luce, accende una candela e aspetta, ma cosa? Forse che proprio in mezzo all'indifferenza frettolosa dei gaudenti una voce di silenzio parli al suo cuore.
Buon Natale!

mercoledì 24 dicembre 2008

Il racconto di natale

Uno spaccato dei nostri giorni nel natale narrato da Alex Zaccuri. Una famiglia, come si dice oggi, mononucleare, padre, madre e figlia, che intraprende il lungo viaggio verso il pianeta dei vecchi. Una casa di cura, "la Casa", sulla collina, dove i vecchi, completamente staccati dalla società civile, perché inservibili, inutili e anche fastidiosi , -"speriamo sia l'ultimo anno"dice il padre di Giulia, nonché figlio della nonna che abita in quella casa,- aspettano solo di passare per quel piano, il m-o-r-g-u-e, e togliere il disturbo. Giulia non sa proprio cosa significhi quella parola, ma fa di tutto per rammentarla, forse ha capito che riguarda, in qualche modo, anche lei. Teniamoceli in casa i nostri vecchi, accudiamoli come hanno accudito noi al nostro vedere la luce in questo mondo.

martedì 23 dicembre 2008

Tutti più buoni?

Il pil scende, la gente non potrà fare i regali di natale, dovrà stringere i cordoni della borsa, non andrà a festeggiare al ristorante. Grafici, statistiche e tabelle ci dicono che è un natale di recessione, parco, parsimonioso: sarà vero? Smessi i panni dll'esperto che si preoccupa della salute economica mondiale viene da chiedersi, ha senso ancora parlare di festa a natale? Di cosa stiamo parlando, se a duemila anni dalla nascita di quel bambino ancora un milione di bambini ogni anno non raggiunge il quinto anno di età? Riflettiamo e cerchiamo di capire quale sia la via giusta da intraprendere.

lunedì 22 dicembre 2008

Viaggi e scritture

"Ho notato che c’è chi viaggia per scrivere e chi invece scrive per viaggiare. Io cerco, modestamente, di viaggiare per viaggiare e di scrivere per scrivere." Saul Stucchi, direttore di Albi online, parla delle difficoltà incontrate nella pubblicazione della rivista cartacea Albi e delle prospettive per quella che è stata la trasformazione della stessa in rivista online, come direbbe De Andrè: per la stessa ragione del viaggio, viaggiare"

domenica 21 dicembre 2008

Vivere

Dov'eravamo quando non c'eravamo ancora? Come è possibile venire alla vita? Come si dà che noi, la nostra coscienza, quell'io che dice di sé, che si rappresenta il mondo, conosce, sente, soffre, ama, ci fu un tempo in cui non esisteva, ce ne sarà uno in cui non esisterà (almeno non su questa nostra amata terra)? E poi, cosa vuol dire morire? Se morire è un verbo che definisce un' azione in quale momento comincia il processo? La nostra vita non è altro che un lento progredire verso l'annientamento o moriamo in un istante solo? Domande infinite le cui risposte invece sono limitate dal limite che ci opprime, non sappiamo cosa sia davvero morire, eppure bisogna scegliere se vivere per vivere o vivere per morire.

sabato 20 dicembre 2008

A tutti i piccoli

L'infanzia, nell'immaginario terra vergine, edenica, fatta di meraviglia e scoperta, di dolcezza e speranza è spesso invece luogo di terribili esperienze, di brutalità subite di orrori indicibili che marchiano l'anima per tutta la vita. A tutti coloro che hanno smarrito il bambino dentro di sè e a coloro che lo cercano per prenderlo per mano e guarirne le ferite una pagina delicata e forte, come l'amore

venerdì 19 dicembre 2008

Nel nome di Dio

Qualcuno si chiede ancora chi sia Dio. Nell'immaginario creato da millenni di patriarcato Dio è maschio, re terribile o padre misericordioso, signore di fronte al quale chinarsi o salvatore cui chiedere aiuto. A me invece pare che misericordia, perdono, pazienza, accoglienza siano virtù materne. Ho conosciuto madri maltrattate, rinnegate, odiate che hanno continuato ad amare i loro figli, che li hanno difesi e accolti ogni volta che tornavano da loro non sapendo dove andare. Per questo credo fermamente che se un Dio esiste non può che essere Madre

giovedì 18 dicembre 2008

Oltre le grate

Cos'è la follia e cosa la normalità? Esiste e, se esiste, dove si trova il confine fra salute e patologia della mente? Da Freud e Jung in poi lo studio degli abissi della psiche ha scoperto parti di follia, o di quella che viene definita tale, celate in ciascun essere umano tanto che possiamo dire "sana" la persona che riesce a reggere l'urto delle tensioni che si agitano in lei sotto il velo della coscienza, quella che le sa riconoscere e gestire senza lasciarsi travolgere. Eppure il disagio mentale oggi più che mai esiste, quello che non esiste più, grazie al cielo, sono i manicomi vecchia maniera, ciò che non esiste ancora è l' aiuto per i malati e per le loro famiglie, che dopo la legge Basaglia, sono spesso abbandonate, con i loro cari, al proprio destino.

mercoledì 17 dicembre 2008

Ben Hur

La corsa di Ben Hur nel circo è una scena che non può essere cancellata dalla memoria di chi l'ha vista al cinema: una sintesi delle emozioni più forti, che coinvolgono non solo l'antagonismo sportivo, ma anche la giustizia, l'onestà, la lealtà. Insomma, un capolavoro da conservare accuratamente nell'archivio dei ricordi.

martedì 16 dicembre 2008

Filippo Ravizza

Maria Zambrano ha scritto un libro sul rapporto tra poesa e filosofia e, sappiamo, che, da Platone in poi, spesso la ratio filosofica è stata antagonista e rivale della sensibilità poetica. Eppure il linguaggio della sapienza, quello che per conoscere fa uso di una ragione aperta ai moti del cuore e dello spirito, forse è maggiormente in grado di comprendere il mondo di quanto non lo sia la fredda ragione. Questo sembra trasparire da questi due brevi testi, questo sembra suggerirci Ottavio Rossani nella sua recensione

lunedì 15 dicembre 2008

Il pianoforte di Dio

[...]"Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni e miliardi
Milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la vera verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita
Se quella tastiera è infinita non c’è musica che puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio" [...](da Novecento, il libro, il film)
L'infinita bellezza del mondo può essere il limite più grande dell'essere umano. Scegliere nell'infinita bellezza, una bellezza, scegliere nell'infinito amore un amore, scegliere nell'infinito bene un bene, da contemplare, da condividere, da donare. La scelta che ci fa uomini e donne può diventare impossibile per chi nella vastità si perde.

domenica 14 dicembre 2008

A scuola di eloquenza

" Amici, Romani, compatrioti, prestatemi orecchio: io vengo a seppellire Cesare, non a lodarlo. Il male che gli uomini fanno sopravvive loro; il bene è spesso sepolto con le loro ossa e così sia di Cesare. Il nobile Bruto v'ha detto che Cesare era ambizioso: se così era, fu un ben grave difetto: e gravemente Cesare ne ha pagato il fio. Qui, col permesso di Bruto e degli altri - ché Bruto è uomo d'onore; così sono tutti, tutti uomini d'onore - io vengo a parlare al funerale di Cesare. Egli fu mio amico, fedele e giusto verso di me: ma Bruto dice che fu ambizioso; e Bruto è uomo d'onore. Molti prigionieri egli ha riportato a Roma, il prezzo del cui riscatto ha riempito il pubblico tesoro: sembrò questo atto ambizioso in Cesare? Quando i poveri hanno pianto, Cesare ha lacrimato: l'ambizione dovrebbe essere fatta di più rude stoffa, eppure Bruto dice ch'egli fu ambizioso, e Bruto è uomo d'onore. Tutti vedeste come al Lupercale tre volte gli presentai una corona di re ch'egli tre volte rifiutò: fu questo atto di ambizione? Eppure Bruto dice ch'egli fu ambizioso; e, invero, Bruto è uomo d'onore. Non parlo, no, per smentire ciò che Bruto disse, ma qui io sono per dire ciò che io so. Tutti lo amaste una volta, né senza ragione: qual ragione vi trattiene dunque dal piangerlo? O senno, tu sei fuggito tra gli animali bruti e gli uomini hanno perduto la ragione. Scusatemi, il mio cuore giace là nella bara con Cesare e debbo tacere sinché non ritorni a me."

(W.Schakespeare,Giulio Cesare, atto III scena II)

Difficile rendere la purezza e la forza di quest'incipit in una traduzione, il discorso di Antonio sul corpo di Cesare è uno dei più alti esempi della forza della parola, della sua capacità di infuocare l'animo, di trascinare i cuori e,per questo, uno dei massimi esempi della pericolosità e insieme delle possibilità che il discoro mette nelle mani dell'essere umano. Bisognerebbe studiarlo nei minimi dettgli esercitarsi, come si faceva un tempo, in quest'arte troppo spesso dimenticata.

sabato 13 dicembre 2008

Mauro Germani

Ecco un poeta per cui certamente non si può parlare si retorica: Mauro Germani ama l'essenzialità e la penombra, l'essenzialità di un'umanità nuda e autentica. Lo troviamo qui nell'interpretazione attenta e acuta di Fabio Botto.

venerdì 12 dicembre 2008

Senza fili

Da sempre le società si evolvono. Già Platone ebbe "problemi" con il passaggio dalla cultura dell'oralità a quella della scrittura, dunque nessuna meraviglia se ci si interroga sulle nuove tecnologie, sul loro impatto sulle relazioni, sul nostro modo di intendere la vita anzi, visti i mutamenti rapidi del modo di comunicare e di intendere la comunicazione è bene che si rifletta per capire, per usare la tecnologia senza esserne sconfitti.

giovedì 11 dicembre 2008

1948-2008 perché non sia tempo passato invano

Sessant'anni fa, il mondo era da poco uscito dalla devastazione materiale e spirituale provocata da quell'immenso massacro che fu la seconda guerra mondiale, le Nazioni Unite promossero e approvarono la ratifica di uno dei documenti più importanti della storia:
La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Sappiamo tutti che quei trenta articoli non hanno visto l'applicazione in molti paesi e che la paura innescata dalla recessione economica e dal fenomeno dell'emigrazione li stanno minando alla radice anche in quei paesi che con fatica ne avevano tentato l'applicazioni (Italia in testa con le sue vergognose leggi conto i diseredati della terra, barboni e immigrati clandestini trattati alla stregua di delinquenti pericolosi).
Ma noi non abbassiamo la guardia, continuiamo a chiedere che quei diritti siano finalmente di tutti e di ciascuno.
Siamo sei miliardi, forse sentiranno la nostra voce

mercoledì 10 dicembre 2008

Full Metal Jacket

Stanley Kubrick è un regista che ha dato parecchi pugni nello stomaco: i più famosi sono Arancia meccanica e Full Metal Jacket. Di quest'ultimo troviamo qui una scena significativa: una sorta di preghiera al contrario, che esalta il proprio fucile come il migliore amico.

martedì 9 dicembre 2008

Cesare Cases

Linnio Accorroni, gionalista di Liberazione, spiega quali sono le ragioni che dovrebbero indurre a leggere il grande critico italiano. Nell'epoca della fretta e dell'approssimazione, Cases ha portato avanti uno strenuo lavoro che mettesse insieme pensiero e poesia.

lunedì 8 dicembre 2008

Leggere critica letteraria

Navigando a vista nel mare del web e costeggiando quelle che spesso sembrano le isole felici di scrittori emergenti e non, capita spesso di scontrarsi con quell'incapacità tutta umana, ben distribuita fra lettori e autori, che è l'incapacità congenita alla critica, ad una critica che non sia complimento melenso dei soliti quattro amici chiamati a commentare il proprio presunto capolavoro e nemmeno attacco gratuito e immotivato, se non da prese di posizioni che poco hanno a che fare con la sana attività del critico letterario, un'attività che farebbe bene alla letteratura e alla critica perché l'una non può stare senza l'altra. Cinque buoni motivi per rimetterci alla scuola di un grande maestro in questa disciplina.

domenica 7 dicembre 2008

La riflessione necessaria

"Tutti gli uomini aspirano per natura alla conoscenza" (Aristotele, Metafisica,998, a)
Chissà cosa penserebbe il grande pensatore, del nostro mondo e di come le scienze e la tecnologia hanno preso il sopravvento sulla speculazione teoretica. Quello che sappiamo è che oggi più che mai c'è bisogno di ritrovare una via affinché scienza ed etica, ricerca nell'ambito delle scienze e della tecnologia e riflessione dell'uomo sull'uomo e sul proprio operare, anche e soprattutto in ambito scientifico, tornino ad incontrarsi

sabato 6 dicembre 2008

Italo Calvino

Una lettura particolare delle Città invisibili: di tanti tentativi, questo mi sembra uno dei più riusciti. E' difficile non rovinare l'atmosfera rarefatta che Calvino crea in certi suoi scritti, particolarmente questo. L'operazione che qui viene presentata, invece, mi sembra decisamente convincente.

venerdì 5 dicembre 2008

Norma Rangeri

L'articolo di Norma Rangeri sulla partecipazione di Vladimir Luxuria allo spettacolo trash L'isola dei famosi ha suscitato aspre polemiche, come sempre quando si vanno a toccare i tasti delicati dell'identità sessuale, da una parte, e del marketing più spinto e senza scrupoli, dall'altro. Difficile non riconoscere alla Rangeri una lucidità e un coraggio non comuni. Grazie, Norma.

giovedì 4 dicembre 2008

Memorie

La memoria e i suoi percorsi carsici sembrano inghiottire, di giorno in giorno, il tempo, lo spazio, la storia, e non è facile, a volte è addirittura impossibile, ripercorrere le vie segrete del tempo passato, andare a ritroso alla ricerca di ciò che è stato per dare un corpo di senso alla nostra storia personale. Forse è per questo che alcuni racconti ci sembrano risorgive a cui accostarci come ad acque lustrali nelle quali immergerci per ritrovarci rinnovati nel ricupero di quel tempo che nella narrazione è diventato un tempo di cui facciamo parte

Il sentiero dei nidi di ragno

Italo Calvino affronta con lucidità le questioni riguardati lo sbocco della Resistenza: che fine faranno i partigiani? Come faranno ad adattarsi alle condizioni di vita normali? In che modo riusciranno, se ci riusciranno, a incanalare le energie tumultuose che sono state liberate dalla grande avventura della guerra per la libertà? Il romanzo d'esordio dello scrittore ligure dà una sua personalissima interpretazione a questi punti caldi della nostra storia.

mercoledì 3 dicembre 2008

Su Gomorra

Si discute ancora, ed è bene che si faccia, su Gomorra di Roberto Saviano. In molti si sono mossi contro di lui, chiedendogli ironicamente di non fare il martire, di limitarsi a scrivere libri, di non ascriversi il ruolo di giudice che non gli compete, in molti hanno cercato di limitare l'importanza del suo libro, ma qualcuno non ci sta e vuole ridare voce non solo ad un caso letterario ed editoriale, ma ad un uomo e alla sua storia.

martedì 2 dicembre 2008

Caso Moro

La dinamica dell'assassinio di Aldo Moro non è ancora chiara in tutti i particolari. Questa scena del film su uno dei casi criminali più eclatanti del XX secolo dà la sua versione, che si può riassumere in una domanda: chi è l'uomo che assiste al massacro, in disparte, con una specie di calma paradossale, di fronte a quell'inferno? 

Antonio Moresco

Moresco è uno scrittore fuori dagli schemi: ha saputo schierarsi contro l'establishment della letteratura italiana, pagando di persona le sue scelte fuori dal coro. In questo articolo torna a parlare dei mali della ditta letteratura, mostrando anche qualche spiraglio di speranza.

lunedì 1 dicembre 2008

L'occidentalista

Stefanie Golisch ci presenta un libro decisamente interessante: L'occidentalista, di Abdelmalek Smari, il racconto di una Milano vista con occhi diversi da uno straniero, e quindi inevitabilmente originale. Smari smonta i luoghi comuni che dividono orientali e occidentali e ricorda che un uomo è un uomo a tutte le latitudini: un messaggio che vale sempre la pena lanciare, nonostante tutte le correnti contrarie.