venerdì 26 dicembre 2008
Ma quale crisi?
Siamo in recessione eppure il nostro primo ministro si affanna a sorridere dai teleschermi rivolgendo al pubblico dei "cittadini-consumatori", odioso appellativo con cui senza rispetto il suddetto si rivolge al cittadino italiano, parole di rassicurazione e di incitamento: "State tranquilli, comprate, comprate così passeremo indenni nelle maglie strette della recessione". Invece siamo allo stallo, l'impianto politico ed economico del vecchio Occidente fa acqua da tutte le parti e non saranno, e non potranno essere, coloro che hanno generato questo mostruoso meccanismo ormai inceppato a farlo ripartire: C'è bisogno di idee nuove, c'è bisogno soprattutto di gente nuova per costruire sulle macerie dalla nostra una nuova civiltà.