[...]"Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni e miliardi
Milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la vera verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita
Se quella tastiera è infinita non c’è musica che puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio" [...](da Novecento, il libro, il film)
L'infinita bellezza del mondo può essere il limite più grande dell'essere umano. Scegliere nell'infinita bellezza, una bellezza, scegliere nell'infinito amore un amore, scegliere nell'infinito bene un bene, da contemplare, da condividere, da donare. La scelta che ci fa uomini e donne può diventare impossibile per chi nella vastità si perde.