martedì 4 maggio 2010

Attraverso lo specchio

Medusa è un personaggio della mitologia greca, figlia di Forco e di Ceto. Era una delle Gorgoni, insieme a Steno ed Euriale, lei era l'unica ad essere mortale.

Nelle rappresentazioni più antiche ella era orrenda, esattamente come le sue sorelle Steno ed Euriale. In versioni più recenti tuttavia (Pindaro, Ovidio) Medusa è stata considerata come bellissima e spaventosa allo stesso tempo.

Secondo il mito Poseidone si era innamorato di Medusa quando ancora era una bellissima fanciulla. Una notte dunque il dio la sedusse (o la violò) nel tempio di Atena. Quest'ultima profondamente irritata dall’affronto subito, aveva trasformato la fanciulla in un orribile mostro: le mani erano state trasformate in pezzi di bronzo; erano state fatte comparire delle ali d’oro e ricoperto il corpo di scaglie; i denti erano diventati simili alle zanne di un cinghiale; i capelli erano stati trasformati in serpenti ed al suo sguardo aveva dato la capacità di trasformare in pietra chiunque la guardasse negli occhi. Medusa fu uccisa da Perseo, che le mozzò la testa guardando la sua immagine riflessa sul suo scudo, lucido come uno specchio. Quando tagliò il capo, dal collo della Gorgone uscirono i figli che aveva generato dopo la notte con Poseidone, Pegaso e Crisaore.
Raffigurazione di Atena con la testa di Medusa

Secondo Ovidio, dal suo sangue nacquero anche il corallo rosso e Anfesibena.

Inoltre, la sua testa continuava a rendere di pietra chiunque la guardasse anche dopo essere stata staccata dal corpo: Perseo, infatti, la mostrò ad Atlante che diventò di pietra.

Infine, la testa di Medusa fu donata da Perseo ad Atena, che gli aveva donato lo specchio riflettente con il quale aveva potuto affrontare Medusa senza guardarla direttamente negli occhi e senza così essere pietrificato. Atena, ricevutala in dono, la pose al centro della propria Egida.