L'ossessiva riproposizione del corpo femminile in chiave erotica ha invaso il mondo. Ci fu un tempo in cui, al culto del dio Dioniso si riservavano giorni sacri, feste nelle quali era lecito dare sfogo a quella parte istintuale e sfrenata dell'umano, tempi e luoghi stabiliti, recinti sacri dai quali non era lecito uscire. Non si dava sfogo all'istinto se non all'interno di un rituale condiviso: Jung spiegò in uno dei suoi lavori, come questo fosse un modo per non negare la propria ombra ma anche per tenerla a bada, per darle uno spazio definito affinché non interferisse con la vita "normale" dei cittadini. Oggi non esiste più alcun limite e il corpo, soprattutto femminile è usato e abusato per smerciare qualunque prodotto