In questi ultimi tempi la discussione sulla scuola è un fiume infinito. Va bene discuterne, va bene osservare la situazione, rendersi conto dei problemi e cercare soluzioni, quello che, forse, va meno bene è che si proietti all'esterno della scuola la causa del suo disfacimento. Oggi, si dice, in Italia c'è analfabetismo letterario, la gente non legge i libri, e si cita il bellissimo libro di Todorov,
La letteratura in pericolo, di cui condividiamo tutto, lettera per lettera, punto per punto. Il problema però è: chi ha ridotto la scuola nelle condizioni di malato terminale? Se continuiamo a dare la colpa a tutti evitando l'autocritica non andremo molto avanti nella ricostruzione.