sabato 31 gennaio 2009
Valerio Magrelli
La poesia è come una fucina in cui si fondono materiali diversi, eterogenei. Il poeta, come il fabbro (non sfugge l'etimo che rimanda al poiein greco), maneggia una materia bruta, grezza, disordinata, caotica e cerca di darle una forma, forse immaginata, forse già presente nelle cose ma comunque ricercata come unica via per poter modellare la lingua. Valerio Magrelli parlando di poesia con Luigia Sorrentino, ci svela il suo rapporto con l'arte della parola.
venerdì 30 gennaio 2009
Un paesologo racconta
Un libro che parla con gli occhi. Uno sguardo attento ai dettagli che sfuggono ai più o che al massimo fanno parte di uno sfondo indistinto e senza memoria che per Franco Arminio, invece, sono linfa vitale: nomi di morti e viventi, fisionomie, i segni dell'incuria per le cose e per i luoghi, visi, voci tutto diventa racconto. Una narrazione dolente come dolente è la costatazione che i paesi stanno morendo e con essi la memoria di una nazione.
giovedì 29 gennaio 2009
Vuoti a perdere
Da cosa si riconosce un comico autentico? Credo dalla profondità malinconica degli occhi. In Italia abbiamo un passato di grandi comici ma, purtroppo, pare nessuna tradizione sia riuscita a passare da loro a quelle che dovrebbero essere le nuove leve. Nessun pathos, nessun guizzo d'umanità, nessuna capacità di scavare, pur nella satira, nella verità che li circonda, dai nuovi comici trapela solo una solo piatta ripetitività, quasi che il pubblico debba essere rassicurato che va tutto bene e tutto è, e sarà, sempre uguale.
mercoledì 28 gennaio 2009
Segni dei tempi
Un tempo filosofi, letterati, poeti, in breve i grandi letterati dominavano il dibattito culturale, davano il polso della vitalità del mondo della cultura, muovevano pensieri ispiravano e diffondevano idee nuove ma pare che quella funzione oggi, almeno nel mondo anglosassone sia stata assunta da giornalisti d'assalto che, senza scomodare i massimi sistemi o considerazioni etiche o sociologiche, si impongono all'opinione pubblica con il loro sguardo povero ma ben impacchettato, su argomenti minimi, ma che riescono a coinvolgere un gran numero di persone.
martedì 27 gennaio 2009
Il giorno della memoria
Chi non ha letto il diario di Anna Frank? Un percorso a passo lieve, ma non per questo superficiale, attraverso le assurdità di una violenza sempre più grave e incomprensibile. Lo sguardo attendo e sereno nonostante la prigionia, le speranze di un'adolescente a cui la storia non ha concesso di invecchiare, si posano ancora su ciascuno di noi e ci interpellano. Perché nessuno mai possa dimenticare
lunedì 26 gennaio 2009
Domatori di stelle
Viviamo in un mondo in cui da tempo è stato innalzato un muro fra scienza e fede. Molti credono che queste due realtà non possano coesistere in una medesima persona e che per essere veri scienziati non si possa dare credito a dicerie che sono solo superstizioni medievali, ma a quanto pare idee del genere non sono condivise da tutti gli scienziati. A volte qualcuno di loro ci sorprende con idee, immagini e affermazioni nelle quali è possibile scorgere la via per un nuovo modo di interpretare questo rapporto.
domenica 25 gennaio 2009
Ingrid
Chissà se nella giungla, dove è stata prigioniera per sei lunghissimi anni, qualcuno la chiamava per nome. Chissà se quel suono familiare non sia diventato in quel tempo un silenzio doloroso dentro il cuore. Il nome e, nel proprio nome ascoltato dentro il suono della voce di chi amiamo, l'immagine di noi stessi , la nostra identità. Forse, sembra dire Ingrid Betancourt, in quel silenzio lo ha sentito risuonare, nuovo, nel proprio cuore, forse è per questo che, afferma, è rinata, nonostante tutto.
sabato 24 gennaio 2009
L'indicibile dolore
Cinque uomini incappucciati hanno violentato una ragazza a Guidonia, altri due una donna a Primavalle, una ragazza ha subito la stessa sorte la notte dell'ultimo dell'anno sempre a Roma. Sono gli ultimi fatti, punte di quell'iceberg che è la continua strage compiuta dal sesso maschile contro le donne. Se è vero che molti si indignano è pur vero che tutto si ferma all'indignazione. La struttura sociale i cui archetipi patriarcali durano a morire e, aimè, forse non moriranno mai, sembra ancorata al vecchio schema della donna oggetto, nonostante le belle parole, nonostante la presunta emancipazione femminile, nonostante tutto. Davvero non ci resta che dire con Enea :"Infandum, regina, iubes renovare dolorem "
venerdì 23 gennaio 2009
Le radici contano
Se l'uomo non fosse quell'animale razionale di cui già parlava Aristotele, non staremmo qui a porci domande e a cercare soluzioni al nostro vivere, ma il libero arbitrio impone scelte e prima ancora riflessioni per poter compiere le scelte migliori per il vivere personale e comune. Marcello Pera nel suo Perché dobbiamo dirci cristiani offre un punto di vista su cui riflettere per poter comprendere il presente e poter gettare le basi per un futuro, possibilmente, migliore.
giovedì 22 gennaio 2009
Per non dimenticare
Il novecento, i suoi orrori, la sua storia di guerre, stragi e morti ha ancora molte storie da raccontare, storie di chi a quegli orrori, a quelle guerre, stragi e morti si è ribellato con la sola forza che gli veniva dal cuore, con la sola convinzione che "l'umano arriva dove arriva l'amore;non ha confini se non quelli che gli diamo" (I.Calvino, La giornata di uno scrutatore)
martedì 20 gennaio 2009
Addio Olivier
Nato nel 1921 in un contesto laico, o meglio ateo, Olivier Clément ha vissuto la conversione come continua ricerca della bellezza, dell'assoluto. Dalla disperazione e dal nichilismo che lo circondavano, come modus essendi di una generazione, passò ad abbracciare la fede, una fede che si è fatta ricerca, domanda, esperienza vissuta fino alla fine. E' morto il 15 gennaio u.s. senza avere mai smesso di credere e sperare.
lunedì 19 gennaio 2009
Un'abitudine singolare
Di esso Montesquieu ebbe a dire «Non vi ho parlato dei cicisbei. È la cosa più ridicola che un popolo stupido abbia potuto inventare: sono degli innamorati senza speranza, delle vittime che sacrificano la loro libertà alla dama che hanno scelto». Il cicisbeo, figura ritratta in un saggio in sei capitoli da Roberto Bizzocchi che accompagna il lettore in un' epoca, quella dei lumi, per strade inconsuete.
venerdì 16 gennaio 2009
Giustizia pur che sia
Scandalo politico che provocò una spaccatura, durata molti anni sul finire del XIX secolo, nella società francese , l'Affaire Dreyfus ebbe risonanza anche in Italia e nel resto d'Europa. Lo studio di Massimo Sestili con prefazione di Giuseppe Panella, Parte da qui per scandagliare i meandri della giustizia e cercare di capire se sia tale o se spesso, troppo spesso, le basti avere un colpevole pur che sia.
giovedì 15 gennaio 2009
La Chiesa plurale
L'annuncio della Risurrezione del Crocifisso dopo la pentecoste fu l'incipit della predicazione che portò alla fondazione della Chiesa. Sappiamo che una delle ferite più profonde, che ancora oggi ammalano l'ekklesìa è la divisione fra chiesa d'oriente e d'occidente, ma, dice mons. Bianchi della comunità di Bose, questa divisione non è la sola perché le chiese d'oriente sono più d'una e andrebbero ascoltate in ciò che possono insegnare.
mercoledì 14 gennaio 2009
La storia di Abu
E' la più giovane docente del Collège de France, sta nella classifica dei 100 intellettuali più influenti del mondo, ha trentasei anni, un viso da ragazzina, il sorriso aperto e si chiama Esther Duflo ; inizia la sua lezione nel prestigioso ateneo raccontando la storia di Abu, costretto dalla povertà a tagliare l'albero del pane di sua proprietà rinunciando al profitto possibile per un profitto da miseria, ma più immediato.
Le auguriamo e ci auguriamo che i suoi studi e le sue osservazioni possano aiutare il mondo dell'economia a diventare finalmente a misura d'uomo, di ciascun uomo.
Le auguriamo e ci auguriamo che i suoi studi e le sue osservazioni possano aiutare il mondo dell'economia a diventare finalmente a misura d'uomo, di ciascun uomo.
martedì 13 gennaio 2009
La persona come relazione
E' ancora possibile, oggi, parlare di verità? E' possibile un pensiero filosofico che non abbia paura di confrontarsi con questo scoglio che ad un certo punto è sembrato insormontabile ed ha generato la "grande assente" dalla riflessione filosofica? Come ricuperare terreno su questa via abbandonata da tempo dai pensatori dal novecento ad oggi? Umberto Regina propone alcune possibili risposte.
lunedì 12 gennaio 2009
Il naturalismo e Zola
Nell'introduzione a Emile Zola, scrittore sperimentale, Giuseppe Panella con lucidità e profondità scandaglia il mondo e i modi letterari di Emile Zola, e dimostra come la sua novità stia nel raccontare storie attraveso l'osservazione scientifica della realtà rifuggendo dalla fantasia per entrare nel mondo delle concatenazioni di fatti.
domenica 11 gennaio 2009
Il capro espiatorio
Teologia e antropologia, apologetica e sociologia si incontrano nell'intervista a Renè Girard il famoso antropologo francese (curiosamente nato il 25 dicembre) il cui pensiero sull'atteggiamento mimetico come causa della rivalità e della violenza è nota. Ancora ci spiega l'importanza della "vittima innocente" nella riflessione sulla nostra radice di fede in Cristo
venerdì 9 gennaio 2009
Zibaldone
Scritti che datano 1827,1828,1829 eppure sembrano pensati oggi come questo
"N. N. legge di rado libri moderni; perchè, dice, io veggo che gli antichi a fare un libro mettevano dieci, venti, trent’anni; e i moderni, un mese o due. Ma per leggere, tanto tempo ci vuole a quel libro ch’è opera di trent’anni, quanto a quello ch’è opera di trenta giorni. E la vita, da altra parte, è cortissima alla quantità di libri che si trovano. Onde ec. (17 Gennaio 1829)."
riflessioni urgenti che ci coinvolgono ancora duecento anni dopo
"N. N. legge di rado libri moderni; perchè, dice, io veggo che gli antichi a fare un libro mettevano dieci, venti, trent’anni; e i moderni, un mese o due. Ma per leggere, tanto tempo ci vuole a quel libro ch’è opera di trent’anni, quanto a quello ch’è opera di trenta giorni. E la vita, da altra parte, è cortissima alla quantità di libri che si trovano. Onde ec. (17 Gennaio 1829)."
riflessioni urgenti che ci coinvolgono ancora duecento anni dopo
giovedì 8 gennaio 2009
Ancora sul conflitto
Il mondo lo immaginiamo così: un luogo dove tutti convivano sotto un medesimo governo, quello della pace, ma questo accade, appunto, nell'immaginazione; nella realtà, purtroppo, tutti facciamo l'esperienza di quanto la pace richieda fatica e costanza. Lo sanno le madri che hanno perso un figlio in guerra, per loro si è aperta la voragine di un dolore inconsolabile eppure non chiedono vendetta ma che il frutto di quelle morti assurde sia un frutto di vera pace
mercoledì 7 gennaio 2009
Gaza
Forse è meglio non entrare nel merito delle ragioni politiche di una guerra, ma quando un conflitto insanguina una parte del nostro pianeta le stelle piangono e non possiamo che piangere anche noi. Forse in un conflitto qualcuno ha più ragione di qualcun altro ma quando una bomba cade su bambini inermi non è più possibile appellarsi ad alcun diritto di autodifesa.
Prendiamo idealmente in braccio il figlio di un nemico, ascoltiamolo piangere o ridere, forse riusciremo a comprendere le ragioni dell'altro e a deporre le armi, finalmente.
Prendiamo idealmente in braccio il figlio di un nemico, ascoltiamolo piangere o ridere, forse riusciremo a comprendere le ragioni dell'altro e a deporre le armi, finalmente.
martedì 6 gennaio 2009
Un cuore nuovo
"Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne" (Ez. 36,26)
Una guerra come quella che si è scatenata proprio in questi giorni a Gaza stimola la riflessione e spinge a immaginare un mondo nuovo forse con più forza di quanta non se ne usi di solito. Un cuore nuovo, sembra un'immagine simbolica e invece, in questo racconto, la pagina biblica si fa carne e speranza. Due vite giovani che si ritrovano unite nel medesimo petto, un Palestinese e un Israeliano, un cuore donato e ricevuto: questo è il linguaggio di Dio
Una guerra come quella che si è scatenata proprio in questi giorni a Gaza stimola la riflessione e spinge a immaginare un mondo nuovo forse con più forza di quanta non se ne usi di solito. Un cuore nuovo, sembra un'immagine simbolica e invece, in questo racconto, la pagina biblica si fa carne e speranza. Due vite giovani che si ritrovano unite nel medesimo petto, un Palestinese e un Israeliano, un cuore donato e ricevuto: questo è il linguaggio di Dio
lunedì 5 gennaio 2009
Il siciliano
L'Italia, è cosa nota, come nazione non ha una storia molto antica, così, è altrettanto noto che molti sono i dialetti che vi si trovano, differenti non solo da regione a regione ma persino fra provincia e provincia. Uno studio di Marco Scalabrino approfondisce l'annosa questione lingua o dialetto?
domenica 4 gennaio 2009
Un esperimento
Un post, una poesia, applausi e complimenti all'autore, ringraziamenti di rito e sembrerebbe tutto finito. Accade, però , che un commentatore si chieda perché scaldarsi tanto per un testo che giudica così così. Potrebbe scoppiare una rissa, invece ne nasce una discussione sulla poesia.
sabato 3 gennaio 2009
Senza fine
Ogni colta che ci accingiamo a leggere Calvino siamo sospinti verso un mondo fatto di geometrie perfette nelle quali abita un fuoco divino. La sua capacità di far deflagrare la parola in costruzioni limate all'inverosimile assomiglia alla vitalità del fuoco che abita il cuore della terra, incapsulato in un mondo governato da leggi rigorose, capace di rigenerare questo mondo col suo caotico calore.
giovedì 1 gennaio 2009
Speranze per il 2009
La poesia ha il potere deflagrante della sintesi, la capacità di accendere il cuore di immagini e simboli che ciascun essere umano ha nel cuore sebbene, spesso, nascoste sotto la coltre del sonno dell'anima dell' indifferenza, dell' abitudine. Per questo abbiamo sempre più bisogno di poeti che, con pochi incisivi segni, traccino per noi le vie invisibili della speranza.
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