Kadare è nato ad Argirocastro, città dell'Albania meridionale, dove trascorse l'infanzia e terminò la scuola superiore. In seguito si laureò nella Facoltà della Storia e Filologia presso l'Università di Tirana. Studiò per due anni letteratura mondiale all'Istituto Gorki a Mosca, ma fu costretto ad abbandonarli a causa del rapporto diplomatico complicato con l'Unione Sovietica. Tornato in patria, iniziò la sua carriera come giornalista in una rivista nota nel paese come Drita, ma in un breve tempo divenne noto e finì per dirigere Les letres albanaises.
Inizialmente si dedicò alla poesia, passione che aveva avuto da liceale, pubblicando varie raccolte aventi successo. Nel 1963 scrisse il primo romanzo, Il generale dell'armata morta, il quale non solo risultò la sua l'opera principale, ma gli diede una spinta per occuparsi soprattutto di questo genere. Negli anni settanta formava un trio con altri poeti albanesi, che elevarono in alto la poesia nel paese, ma limitandosi solo nella madre patria. Nel 1990 per esprimere pubblicamente a livello internazionale la propria disapprovazione nei confronti dell'immobilità della dirigenza comunista albanese, ha chiesto e ottenuto asilo politico in Francia, dove è noto anche come Ismail Kadaré. Trascorre la sua vita divisa tra Tirana e Parigi.
La sua opera letteraria è molto varia, ma i contributi maggiori sono nel campo della poesia e del romanzo.
Nel 2005 gli fu riconosciuta la prima edizione del Internationalen Booker Prize, mentre nel 2009 vince il premio Principe delle Asturie per la letteratura. Nello stesso anno gli è stato conferito la Laurea Honoris Causa in Scienze della Comunicazione Sociale e Istituzionale dall'Università di Palermo, volutosi fortemente dagli arbëreshë di Piana degli Albanesi.
È stato quattro volte candidato alla selezione finale per il Premio Nobel, ed è membro d'onore all'Accademia Francese.
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