giovedì 13 agosto 2009
La mano
Matteo lo racconta in tre righe, secche, nette, senza fronzoli e Michelangelo Merisi ne ha fatto un capolavoro: un racconto che appartiene al passato al futuro e al presente di ciascuno di noi, investiti dalla grazia possiamo rispondere sì, oppure continuare ad occuparci delle cose di sempre. A noi la scelta