Il protagonista del romanzo, fin dalle prime pagine, cerca di capire le motivazioni che hanno indotto il suo migliore amico a tradirlo con l’aggravante di un silenzio carico di premeditazione. Cosimo percorre così a ritroso molta parte della sua vita passata alla ricerca di ciò che potrebbe giustificare il tradimento dell’amico. E in questo viaggio le motivazioni compaiono, più che evidenti, oppure non compaiono, altrettanto evidenti. La perdita dell’amicizia, del ruolo sociale ed economico e lo spettro della prigione, porteranno il protagonista a intravvedere la soluzione che non riporterà il mondo allo status quo ante, ma che potrebbe restituirgli la dignità offesa e il coraggio per andare avanti. Diverse vite si incrociano oppure si sfiorano in questa storia, contribuendo ognuna a determinare gli accadimenti fino al punto di rottura, ma le ragioni delle cose sembrano essere molto più semplici di quanto in realtà non siano; la potenza dei sentimenti, anche di quelli definiti meno nobili, sembra invece essere più devastante di quanto in realtà ci si aspetti. Ed è il ‘sentimento prevalente’ che metterà il protagonista davanti a una scelta, di cui solo sarà responsabile, a dimostrazione che le circostanze modellano la vita degli uomini solo se questi lo consentono.
Lina Dettori, Il sentimento prevalente, Iris