venerdì 6 maggio 2011

Anna Maria Curci

Inciampi e marcapiano è una silloge poetica in cui Anna Maria Curci utilizza varie forme di espressione poetica per rendere il chiaro e lo scuro della vita quotidiana, fermata in instantanee fissate con grande sapienza.
Ecco un esempio:

Imbatti: incontri davvero fortuiti?

Uno: Talia

Il primo incontro fu Talia, la sarta.
Cuciva maschere e costumi
per guitti veri e pei professionisti.
Grigio di vento e pioggia

era il mattino di Pasqua;
nel caglio dell’alba custodiva
un involto da asporto e procedeva
sicura e spedita, senza intoppi.

Mi stupii di vederla fuori dall’antro
ove tagliaccostavava pezze di tela ruvida,
pelle d’uovo e taffetà, talvolta shantung.
All’occhio esterrefatto replicò quieta:

«Da terza grazia mi hanno declassata, faccio
il lavoro sporco, dicono, ma d’oggi dono in
contrabbando tele tutte di un pezzo a chi
l’uniforme abbandona di stolido torpore».