domenica 31 ottobre 2010

Premio david Maria Turoldo

P. D.M. Turoldo

È la memoria una distesa
di campi assopiti
e i ricordi in essa
chiomati di nebbia e di sole.

Respira
una pianura
rotta solo
dagli eguali ciuffi di sterpi:

in essa
unico albero verde
la mia serenità.

sabato 30 ottobre 2010

Claudio DAMIANI

Damiani è universale, sia quando scrive della sua amata Sabina, sia quando si “immerge” naturalisticamente nel laghetto di Fraturno, sia quando tocca l’essenza più profonda nello sguardo in superficie dell’amato albero di noci o della stradina trasfigurata, per un attimo, in una misteriosa fanciulla.

venerdì 29 ottobre 2010

ANTONIO PIZZUTO
SI RIPARANO BAMBOLE
A cura di Gualberto Alvino
Con una nota di Gianfranco Contini
Bompiani, ottobre 2010

giovedì 28 ottobre 2010

Storia di un marsigliese

La storia di Jean-Claude Izzo, lo scrittore marsigliese autore della trilogia che ha come protagonista Fabio Montale ("Casino totale", "Chourmo", "Solea"), e dei romanzi "Marinai Perduti" e "Il sole dei morenti". Cinque libri che hanno conquistato migliaia di lettori in Francia e in molti paesi europei. Solo cinque libri perché Jean-Claude Izzo a 55 anni se ne è andato, lasciando un segno, non solo nella città a lui cara, Marsiglia, ma in tutti coloro che nei suoi testi hanno ritrovato sensazioni, emozioni, verità. Un omaggio allo scrittore, all'uomo, al giornalista, che è stato ciò che scriveva. Senza mai rinnegare la sua storia di marsigliese. Il libro contiene alcune poesie di Izzo e alcuni brevi testi.

mercoledì 27 ottobre 2010

L'8 giugno 1870 Charles Dickens, morendo, lasciò incompiuto il suo ultimo romanzo, "Il mistero di Edwin Drood", e già all'indomani della sua prima edizione esso fu definito "la più misteriosa storia che sia mai stata scritta". Al fascino della vicenda di suspense costruita dalla fantasia creativa del grande scrittore inglese s'aggiunse la curiosità per il mistero non risolto, l'emozione della ricerca di una soluzione, di un finale, che Dickens non aveva rivelato né affidato a nessuno dei suoi appunti. Tanti provarono a dare una risposta ai molti interrogativi della trama. La risposta più convincente venne da Leon Garfield, lo studioso inglese che più di tutti riuscì a penetrare nel mondo dickensiano.

domenica 24 ottobre 2010

Là comincia il Messico

«Il discorso è alacremente intenso e inventivo, trascorrendo dal distacco ironico del commento e della critica alla rappresentazione d’orrore e di morte. L’opera è di straordinaria originalità, e la pubblicherei subito, con entusiasmo: ne potrà derivare un salutare scontro con la banalità e la povertà della letteratura di moda. Io sono con Gualberto Alvino, appassionatamente. Egli ha ridato verità al tragico e al “grande Stile”».
Giorgio Bàrberi Squarotti

sabato 23 ottobre 2010

Il cerchio imperfetto

Avviato nella Milano del dopoguerra e proseguito dopo il rientro di Saba a Trieste, il carteggio tocca le corde più intime dei due poeti: narcisisticamente piegato su sé, Saba apre il cuore al giovane amico, gli rivela le proprie sofferenze, sfoga il suo sdegno contro l'Italia clericale e fascista, gli addita l'ideale di una poesia onesta meglio che bella. Sereni, paziente e delicato, cerca di temperare e consolare gli eccessi dell'amico, gli dà con premura notizie del giovane Federico per il quale batte il cuore del vecchio Umberto, gli confessa le difficoltà della sua vena poetica esigente e incerta. Si aprono tra le lettere episodi di vita vissuta, come il delizioso episodio degli "angeli musicanti", piccoli profughi istriani ricordati in una prosa di Sereni.

giovedì 21 ottobre 2010

Lezioni invisibili

22 ottobre 2010

Lezioni invisibili. Italo Calvino e la leggerezza del fantastico

Circolo dei Lettori
Via Bogino, 9 – Torino
Ore 17.00 – 19.30

Interverranno: Mario Barenghi (Univ. Di Milano), Giuseppe Panella (Scuola Normale Superiore di Pisa) e Luciano Genta (La Stampa, Tuttolibri)

mercoledì 20 ottobre 2010

Fantastica leggerezza

22 ottobre 2010

Lezioni invisibili. Italo Calvino e la leggerezza del fantastico

Circolo dei Lettori
Via Bogino, 9 – Torino
Ore 17.00 – 19.30

Interverranno: Mario Barenghi (Univ. Di Milano), Giuseppe Panella (Scuola Normale Superiore di Pisa) e Luciano Genta (La Stampa, Tuttolibri)

Scarica la locandina di Lezioni Invisibili. Italo Calvino e la leggerezza del fantastico

martedì 19 ottobre 2010

Cambiamenti Climatici: se ne discute

IL SAPERE INUIT E I CAMBIAMENTI CLIMATICI: IL PRIMO DOCUMENTARIO INDIGENO LIVE IN STREAMING DA TORONTO IL 23 OTTOBRE 2010. E’ LA “TV CHE PENSA”

lunedì 18 ottobre 2010

La luna e i falò

Pubblicato nell'aprile del 1950 e considerato dalla critica il libro piú bello di Pavese, La luna e i falò è il suo ultimo romanzo.
Il protagonista, Anguilla, all'indomani della Liberazione torna al suo paese delle Langhe dopo molti anni trascorsi in America e, in compagnia dell'amico Nuto, ripercorre i luoghi dell'infanzia e dell'adolescenza in un viaggio nel tempo alla ricerca di antiche e sofferte radici. Storia semplice e lirica insieme, costruita come un continuo andirivieni tra il piano del passato e quello del presente, La luna e i falò recupera i temi civili della guerra partigiana, la cospirazione antifascista, la lotta di liberazione, e li lega a problematiche private, l'amicizia, la sensualità, la morte, in un intreccio drammatico che conferma la totale inappartenenza dell'individuo rispetto al mondo e il suo triste destino di solitudine.

sabato 16 ottobre 2010

Maurizio de Giovanni

Il commissario Ricciardi è protagonista indiscusso della scena criminale della Napoli degli anni Trenta, capace di risolvere ogni caso con tali abilità e precisione da sconcertare colleghi e istituzioni. Ma questa sua capacità si dice sia innaturale, dettata addirittura dal demonio. E piace a pochi. Perché Ricciardi vede i morti e ne coglie l'ultimo pensiero, interrotto a metà da una morte violenta. Un'abilità divinatoria, quasi magica. Eppure a volte neanche questi mezzi sembrano bastare di fronte al mistero di certi crimini. È iniziato un autunno piovoso, Napoli è sotto una coltre di nuvole e nebbia. Nella settimana dei Morti viene trovato il cadavere di un bambino. Si chiama Matteo, Tettè per tutti. Uno dei tanti scugnizzi che vivono di espedienti nei vicoli della città. A prima vista, sembra morto di stenti, ma presto si scoprirà che forse la morte è stata causata da altro. Ricciardi indaga, ma le condizioni non sono facili. Le autorità fermano ogni tipo di inchiesta perché sta per arrivare in città Benito Mussolini. Al commissario toccherà indagare in modo clandestino, e soprattutto senza poter contare su alcuno dei suoi indizi perché sul luogo del delitto stavolta non vede né sente niente. A questo punto un interrogativo: ha esaurito il suo dono, la sua condanna, oppure il bambino non è stato ucciso lì?

Maurizio de Giovanni, Il giorno dei morti, Fandango

venerdì 15 ottobre 2010

Il 36' giusto

Pensavamo di aver smesso di uccidere i vampiri, invece abbiamo ricominciato a farlo. Ora che è accaduto quel che è accaduto, è diventato quasi un mestiere. Non devi più nasconderti per cacciarli. Sono reietti, emarginati, abbandonati dai loro stessi Maestri. Le retrovie di un esercito allo sbando. Non c'è posto per loro. Ma nemmeno per noi. E la loro presenza giustifica in qualche modo la nostra. La loro mancanza di futuro si intreccia con la nostra voglia di speranza. Loro e noi. I vampiri e i cacciatori. Una battaglia senza onore né gloria tra disperati, dove in mezzo stanno le prede innocenti. E forse c'è più colpa in noi, che possiamo scegliere, che in loro, schiavi di una sete che non possono spegnere. Loro sono nati assassini, mentre noi siamo l'estrema difesa, sempre sull'orlo dello sfascio. In qualche modo ambiguo e discorde, però, nell'inconsapevolezza innocente dei semplici, non cessiamo di confidare in un brevissimo e insperato momento di giustizia.


Claudio Vergnani, Il trentaseiesimo giusto, Gargoyle

mercoledì 13 ottobre 2010

Abulico

L'abulia (dal greco ἀϐουλία (aboulia), termine composto dal prefisso privativo ἀ- (a-) e da βουλή che significa "volontà", dunque letteralmente "senza volontà") è uno dei sintomi della depressione; impedisce di prendere decisioni in maniera autonoma, di imporre i propri desideri, di intraprendere qualsiasi iniziativa e di compiere un'azione pur sapendo che è necessaria[1]; infatti l'etimologia della parola è greca e significa "senza volontà" (richiamando il concetto di pigrizia). In origine, però, il termine greco abulia significava irriflessione, stupidità.

L'abulico disperde le sue energie in numerose attività contemporaneamente, ma non riesce a portarne a termine nemmeno una.

Sono varie le condizioni patologiche nelle quali si può riscontrare abulia, ad esempio nevrosi, depressione, schizofrenia, sindrome prefrontale tipica del traumatizzato cranico.

La persona affetta da abulia manifesta incapacità di prendere decisioni, di iniziare o portare a termine un'azione in rapporto a eventi anche banali.

Spesso l'abulia fa seguito a uno stato di apatia nel quale è assente lo stimolo ad agire.

lunedì 11 ottobre 2010

Per un centro studi "Giorgio Manganelli"

Lietta Manganelli è nata a San Secondo Parmense (PR) nel 1947, unica figlia di Giorgio Manganelli, allora giovane traduttore di belle speranze ma di pochissimi averi. Ha vissuto con i nonni materni dopo il divorzio dei genitori e ha conosciuto il padre all'età di 17 anni. Da allora si è creato un sodalizio ed un'amicizia che andava al di là del fatto che si trattasse di padre e figlia, un'amicizia tra due adulti che si piacevano. Diplomata all'Istituto Magistrale e successivamente assistente di comunità infantile, si è sempre occupata dei problemi dell'emarginazione.

domenica 10 ottobre 2010

Liu Xiaobo Nobel per la pace

Tra le prime reazioni internazionali alla notizia c'è quella della Francia: il ministro degli Esteri, Bernard Kouchner, ha chiesto l'immediata liberazione del dissidente. Anche Berlino si «augura» che Liu Xiaobo sia rimesso in libertà e possa ricevere il premio Nobel per la pace assegnato. L'Unione europea si felicita per l'assegnazione del Nobel, ma non chiede esplicitamente la sua liberazione. Per il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, il riconoscimento a Liu Xiaobo è un premio a quanti nel mondo «lottano per la libertà e i diritti della persona». Significativa anche la dichiarazione del Dalai Lama: «Premiare con il Nobel per la pace Liu Xiaobo è il riconoscimento della comunità internazionale all'innalzamento della voce tra il popolo cinese per premere la Cina attraverso riforme politiche, legali e costituzionali». (Fonte il corriere.it)

sabato 9 ottobre 2010

La battuta perfetta

Le rivoluzioni, di solito, si fanno nelle strade e sono intrise di sangue. Quella che ha trasformato l’Italia negli ultimi cinquant’anni è stato possibile seguirla dal salotto di casa, e si è svolta in un clima di festa. A provocarla, e nello stesso tempo a raccontarla, è stata la televisione.
Alla televisione appartengono i sogni dei protagonisti di questo romanzo: Filippo Spinato e suo figlio Canio. Ma mentre il primo parte dal profondo Sud per diventare, oltre che un solerte funzionario della Rai, l’apostolo della missione educativa intrapresa (e fallita) dalla tv pubblica tra gli anni Cinquanta e Sessanta, il secondo si ribella al suo modello pedagogico per aderire anima e corpo alla televisione commerciale dei decenni successivi, diventando dapprima venditore di «consigli per gli acquisti», e poi addirittura consigliere dello stesso Berlusconi.
Attraverso il conflitto generazionale tra il qualunquismo euforico di Canio e l’ideologia ipocrita di suo padre, si rivela la ridicola tragedia di un paese che, dopo essersi nascosto per anni sotto la maschera grigia di un perbenismo borghese, cerca ora rifugio dietro il cerone di un capo di stato che «vuole solo piacere». Ognuno, in questo apocalittico ed esilarante romanzo, vuole solo piacere. Ma che si insegua il consenso attraverso una dignitosa serietà, o attraverso il riso dionisiaco, folle e disperata sarà la missione, e destinata a rivelare l’irredimibile solitudine dell’essere uomo.

Carlo De Amicis, La battuta perfetta, Minimum fax

giovedì 7 ottobre 2010

Noir

Il noir o romanzo nero (noir fiction in inglese, roman noir o polar in francese) è, in letteratura, un sottogenere del giallo, apparso negli Stati Uniti nella prima metà del 1800 per opera di scrittori come Edgar Allan Poe.

mercoledì 6 ottobre 2010

L'isola dei barbosi

Fuggire dalla realtà o dalla fuga da essa? In un tempo in cui si sono abbattuti i maestri fioriscono le scuole: scuole di cucina, di musica, di pittura, di decorazione, di decoupage, di ricami e merletti, di scrittura creativa, tutte privatissime e carissime come se al costo corrispondesse la qualità, promesse vane di successo e fama e c'è chi è disposto a prosciugare portafogli e addirittura a fare deibiti pur di sfondare, ma forse è ora di porre un argine al dilagare degli illusionisti.

martedì 5 ottobre 2010

Non è un paese per vecchie

“I vecchi sono numeri. Numeri che ci fanno paura, come quell’uno su tre che riguarda la percentuale di anziani che abiteranno il nostro paese di qui ai prossimi anni. Numeri che, più raramente, ci consolano in una notizia in cronaca regionale, ricordandoci che la vita si è allungata. I vecchi danno fastidio. È sempre stato così: ma adesso, e soprattutto nel nostro paese, avviene qualcosa di diverso. C’è una sola generazione. A new kind of generation. Quella dei cinquanta-sessantenni. Le altre devono adeguarsi. O svanire.”

Loredana Lipperini, Non è un paese per vecchie, Feltrinelli

lunedì 4 ottobre 2010

Appuntamento con Lance Henson

Mercoledì 6 ottobre, alla Biblioteca Comunale di Molinella (BO) avrà luogo un reading del poeta Cheyenne Lance Henson. L’appuntamento è per le ore 20,30 in piazza Martone 19/1

domenica 3 ottobre 2010

Storie di periferia

La periferia, termine derivato dai vocaboli greci "perí" ("intorno) e "pherein" ("portare") per indicare uno spazio racchiuso da una linea chiusa, indica l'insieme delle zone di una città al di fuori del suo centro storico.

Generalmente si tratta di aree urbanizzate, a partire dalla seconda metà del XIX secolo, in seguito allo sviluppo demografico e all'inurbazione. In quest'epoca l'antitesi "centro-periferia" inizia a farsi prevalente sulla precedente antitesi "città-campagna".

Le aree periferiche sono generalmente svantaggiate rispetto al centro storico, sia dal punto di vista urbanistico e funzionale, che dal punto di vista socio-economico.

Il termine ha quindi ampliato il suo significato ed è stato applicato a diversi livelli della scala geografica ed è quindi passato anche ad altri ambiti.

In particolare, in campo economico il termine indica un'area collegata ad un'altra (centro) da relazioni di scambio ad essa sfavorevoli.

venerdì 1 ottobre 2010

Radici e rami - Danilo Mandolini

Danilo Mandolini (Osimo 1965), poeta, vive a Osimo. Ha pubblicato le seguenti raccolte di versi: Diario di bagagli e di parole (1993, autoproduzione), A guardia del non ritorno (1994), Una misura incolmabile (1995, premio "Frascati-Chiusano" e "Il paese che non c'è"), L'anima del ghiaccio (1997, premio "Nuove Lettere"), Sul viso umano (2001, premio “Sandra Quaglierini” e premio “Insieme nell’arte”), La distanza da compiere (2004, premio “Erice Anteka” e “Città di Castrovillari-Francesco Varcasia”), Radici e rami (2007, premio “Tra Secchia e Panaro”). Alcuni testi selezionati dalla versione inedita de L'anima del ghiaccio e presentati con il titolo di I giorni che tutti chiamavano prossimi, sono stati inseriti nell'antologia poetica "Intervalli del tempo (1996). Versi scelti da Una misura incolmabile e da L'anima del ghiaccio sono stati raccolti nel quaderno di poesia Il Calamaio (1999). Sue poesie e suoi racconti brevi sono stati pubblicati su varie riviste. Guido Garufi e Giovanni Nocentini hanno rispettivamente scritto della sua opera nei libri "La Poesia delle Marche - Il Novecento" (1998) e "Storia della letteratura italiana del XX secolo" (1999). Ha partecipato a varie letture pubbliche di versi.