martedì 28 dicembre 2010

Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm

[E' in libreria la nuova edizione del testo di J.R.R. Tolkien Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm (Bompiani) a cura di Wu Ming 4. Oltre al testo di Tolkien, emendato da alcuni smaccati errori di traduzione presenti nella precedente edizione (Albero e Foglia, 2000), il libro contiene la traduzione italiana del poema breve La Battaglia di Maldon e un articolo monografico di Tom Shippey, massimo esperto tolkieniano vivente.

domenica 26 dicembre 2010

Esilio di voce

"Il poeta osserva le cose, i fenomeni, gli accadimenti, respira il pensiero del tempo, ne assimila nessi, connessioni e se ne fa portavoce consapevole di caducità e oblio, cui resiste in una battaglia al frastuono confusionale degli inganni della storia, affinché permanga una traccia che non disperda i frammenti di memoria del suo canto di vibrazione e rimembranza, sospesa nella dimora del tempo custodito”. (Natalia Castaldi)

sabato 25 dicembre 2010

Marco Aragno

Parliamo d’arte, allora. Quando si è artisti nell’arte, lo si è anche nella vita? E se sì, che cosa dire della contessa De Blanc?

L’arte è una condizione dell’essere, quindi senz’altro l’artista lo è anche nella vita, a meno che non sia vittima di uno sdoppiamento schizofrenico della personalità e viva una doppia esistenza varcando la soglia delle propria opera. Ma l’opera, in genere, è sempre una figlia, non è mai un semplice duplicato dell’artista. Il guaio è quando avviene il contrario, cioè quando, da buon esteta, l’artista vuol fare della propria vita un’opera d’arte. Pensi a D’Annunzio. Se non ricordo male, è un autore a lei molto caro…
La contessa Di Blanc? Chi è? Un amico travestito del calciatore francese?

(da un'intervista a Marco Aragno)

mercoledì 22 dicembre 2010

Monologo interiore

Si parla di monologo interiore, quando, in un testo narrativo, viene riprodotto direttamente il flusso dei pensieri che si svolgono nella mente di un personaggio:in racconti scritti in prima persona può accadere spesso che il soggetto narrante si abbandoni al diretto movimento dei suoi pensieri;ma anche in narrazioni in terza persona il narratore può passare la parola a un personaggio,riproducendo il discorso interno della sua mente in una determinata situazione,sia con l'uso di virgolette,sia attraverso lo stile indiretto libero.

lunedì 20 dicembre 2010

L'invisibile canto del silenzio

La tranquillità del corpo è la comprensione delle abitudini e delle emozioni. E il silenzio dell'anima è la conoscenza dei propri pensieri e di una mente inviolabile ... Un esicasta provato non ha bisogno di parole, essendo illuminato da azioni più che da parole. Tale tranquillità è culto incessante e servizio di Dio

L'invisibile canto del silenzio, Davide Sapienza

domenica 19 dicembre 2010

Sebastiano Adernò

Sebastiano Adernò si è laureto in Lettere Moderne nel 2004 all'Università degli Studi di Milano con una tesi in Storia e Critica del Cinema, vive a Noto da circa tre anni. La sua principale occupazione è la scrittura, quella poetica soprattutto. Durante gli anni accademici recensiva libri di nuova edizione per la rivista “Fogli” edita da ARES. Da allora ha sempre nutrito questa passione per la parola. Il suo percorso si snoda tra poesie, concorsi letterari, reading e pubblicazioni. Sue cose sono apparse in antologie (“Il Segreto delle Fragole” 2007, 2008 e “Verba Agrestia” 2007) pubblicate dalla casa editrice Lietocolle, di cui ha partecipato alle presentazioni, leggendo le proprie poesie alla Mondadori Multicenter di Milano. E' presente sui numeri (9/07 e 11/07) della rivista “Arte-Incontro” edita da Bocca a Milano. Inoltre ha pubblicato negli ebook “Un fiore di parola” e “Poesia e monnezza” creati dal multiblog letterario http://viadellebelledonne.wordpress.com/. Ha partecipato al Reading di Poesia organizzato a Trieste dall'Associazione culturale “Gli ammutinati”. E' presente nell'antologia legata ad un progetto benefico dal titolo "Tutti i colori dei bambini" edita da EdizioniMontag nel 2008 e nell'antologia "Scrittura Amorosa" a cura di Ilenia Tenti di FaraEditore, 2008. Si è classificato secondo con la silloge "Mantra" al concorso "Write in Italy" (2008) organizzato dalla Enrico Folci Editore. E' stato selezionato e invitato a Benevento assieme agli altri finalisti del III Premio di poesia “Gerardino Romano” (2008) di cui è stata realizzata un'antologia. Si è classificato terzo al Concorso “Solaris” (2008) organizzato da Edizioni Montag di Macerata E' stato premiato nella sezione poesia inedita con una videopoesia al Premio di Poesia In/Civile (2008) organizzato dal Comune di San Giuliano Terme di Pisa. Inoltre sue poesie sono apparse nel volume “Il Rosario dei Poeti” (2008) edito dall'associazione Ecumenical World Patriarchate, nell'antologia “Parole Sparse” (2008) edita dall'Associazione Parole Sparse di Modica (RG), nelle prime cinque antologie legate all'iniziativa “Istant-Anthology” (2008) organizzata da Giulio Perrone Editore di Roma. Nell’antologia “L'Ora della poesia” di ServiziLetterari diretto da Matteo Pugliares. Recentemente è' stato invitato a Castorano, perché si è classificato secondo nella sezione giovani del concorso “Scrivere per la Musica”. E grazie al concorso “Pubblica con noi” indetto da Fara Editore ha pubblicato una silloge di trenta poesie dal titolo carminasincronici nell'antologia “Storie e versi”.
(ultima modifica: 13/06/2009)

sabato 18 dicembre 2010

Alberto Masala

Alberto Masala è un poeta apprezzato a livello internazionale (performer al fianco di Hirschman e Corso) ma con pochi libri all'attivo. Autore dell'oralità, fino a poco tempo fa scansava le vie editoriali: il suo cammino era, e resta, quello della "street poetry". Ma è un cammino che fa i conti con la migliore modernità poetica, in bilico fra scritto e orale, e scandisce quindi un Alfabeto di strade. Questo titolo può così raccogliere una scelta della produzione di Masala, rendendola finalmente nota al lettore. Le altre vite sono quelle di autori scomparsi con cui Masala ha dialogato e continua a dialogare, solidale. Nella sezione Il condominio il poeta immagina che questi autori siano gli occupanti di un palazzo altissimo: una comunità che supera tempi e geografie: Lucrezio, Majakovskij, Ginsberg, Césaire, Baudelaire, Kavafis, Paz, Hikmet, la Vicinelli, Pasolini, Atzeni. Presenze e vite in forza di una parola che si fa poesia.

martedì 14 dicembre 2010

Dislessia

La dislessia è una sindrome classificata tra i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) con il codice F81.0 e la sua principale manifestazione consiste nella difficoltà che hanno i soggetti colpiti a leggere velocemente e correttamente ad alta voce. Tali difficoltà non possono essere ricondotte a insufficienti capacità intellettive, a mancanza di istruzione, a cause esterne o a deficit sensoriali.

Dato che leggere è un complesso processo mentale, la dislessia ha svariate espressioni. Questa sindrome sembra strettamente legata alla morfologia stessa del cervello. La dislessia non è una malattia o un problema mentale. Secondo la definizione più recente, approvata dall'International Dyslexia Association (IDA), "la dislessia è una disabilità dell'apprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà a effettuare una lettura accurata e/o fluente e da scarse abilità nella scrittura (ortografia). Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit nella componente fonologica del linguaggio, che è spesso inatteso in rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di un'adeguata istruzione scolastica. Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica nella lettura che può impedire una crescita del vocabolario e della conoscenza generale".

domenica 12 dicembre 2010

Fiume di tenebra

Una terra meravigliosa e ribelle sceglie la strada dell'insurrezione, con un poeta a capo della rivolta e un manipolo di anarchici, avventurieri e arditi pronti ad accorrere per sostenere rivendicazioni che parlano di giustizia e di libertà. Questa è Fiume all'indomani della Prima Guerra Mondiale. Per molti un esempio da seguire ma, per il governo italiano, soltanto uno scandalo da sopprimere il prima possibile. In attesa che l'esercito dei Savoia compia il suo dovere, una congiura internazionale ordisce un piano per attentare alla vita di Gabriele D'Annunzio. L'esecutore di un simile intento è Italo Serra, un ufficiale specializzato in missioni coperte: uno dei tanti soldati che non possono e non vogliono tornare a casa dopo l'esaltazione tragica che il conflitto ha instillato nelle menti di una generazione di combattenti. Durante gli ultimi giorni di vita della reggenza dannunziana, nel corso del Natale di Sangue del 1920, quando le truppe regolari del generale Caviglia spazzeranno via il sogno fiumano, il capitano Italo Serra ammaliato dalle personalità dello scrittore Giovanni Comisso, del tenente Guido Keller e della bella Ada scoprirà come tutto ciò in cui ha creduto fino a quel momento sia soltanto un inganno: un'illusione fatta rivivere attraverso pagine sorprendenti, dedicate al lato sconosciuto del tentato omicidio di Gabriele D'Annunzio e a un episodio della storia contemporanea italiana a lungo rimosso e mistificato.


Massimiliano - P:Paolo Di Mino, Fiume di tenebra. L'ultimo volo di Gabriele D'Annunzio, Castelvecchi

venerdì 10 dicembre 2010

Ipotesi corpo

Enzo Campi è nato a Caserta nel 1961. Vive e lavora a Reggio Emilia dal 1990. Autore e regista teatrale, con le compagnie Myosotis e Metateatro, dal 1982 al 1990. Videomaker: ha realizzato numerosi cortometraggi e il lungometraggio Un Amleto in più. Critico, poeta, scrittore. È presente in alcune antologie poetiche e collabora con alcune riviste letterarie on line. È autore del saggio filosofico Chaos : Pesare-Pensare scaricabile sul sito della compagnia teatrale Lenz Rifrazioni di Parma. Ha pubblicato per i tipi di Liberodiscrivere edizioni (Genova) il saggio filosofico-sociale Donne - (don)o e (ne)mesi nel 2007 e il saggio di critica letteraria Gesti d’aria e incombenze di luce nel 2008. Nel 2009 ha pubblicato per BCE-Samiszdat (Parma) il volume di poesie L’inestinguibile lucore dell’ombra. Sempre per lo stesso editore ha curato una postfazione in Collezione di piccoli rancori di Lara Arvasi.

Enzo Campi, Ipotesi corpo, Smasher

martedì 7 dicembre 2010

A rivista anarchica

A/Rivista Anarchica, conosciuta anche semplicemente come A, è una rivista anarchica italiana, fondata nel 1971. Ha una periodicità mensile e viene pubblicata regolarmente dal febbraio 1971; esce 9 volte l'anno (non esce in gennaio, agosto e settembre).

La distribuzione del periodico A avviene mediante la vendita in libreria, presso alcuni centri sociali o sedi anarchiche. La rivista è raccolta in un archivio online, dove sono disponibili tutti i numeri pubblicati sino ad oggi.[1].

sabato 4 dicembre 2010

Mobbing

Il mobbing è, nell'accezione più comune in Italia, un insieme di comportamenti violenti (abusi psicologici, angherie, vessazioni, demansionamento, emarginazione, umiliazioni, maldicenze, ostracizzazione, etc.) perpetrati da parte di uno o più individui nei confronti di un altro individuo, prolungato nel tempo e lesivo della dignità personale e professionale nonché della salute psicofisica dello stesso. I singoli atteggiamenti molesti (o emulativi) non raggiungono necessariamente la soglia del reato né debbono essere di per sé illegittimi, ma nell'insieme producono danneggiamenti plurioffensivi anche gravi con conseguenze sul patrimonio della vittima, la sua salute, la sua esistenza.

Più in generale, il termine indica i comportamenti violenti che un gruppo (sociale, familiare, animale) rivolge ad un suo membro.

venerdì 3 dicembre 2010

Renzo Paris

Poeta, narratore e saggista, Renzo Paris è nato a Celano (AQ) nel 1944. Vive a Roma. Ha pubblicato romanzi: Cani sciolti (Transeuropa, 1988, tradotto in Francia), Frecce avvelenate (Bompiani, 1974), Filo da torcere (Feltrinelli, 1982), Le luci di Roma (Theoria, 1990), Squatter (Castelvecchi, 1999), Ultimi dispacci della notte (Fazi, 1999, tradotto in Germania). Ha raccolto le sue poesie in Album di famiglia (Guanda, 1990). Nel 1988 ha pubblicato un libro autobiografico sul ’68 (Cattivi soggetti, Editori Riuniti), nel 1995 Romanzi di culto (Castelvecchi) e un anno dopo la biografia di Alberto Moravia Una vita controvoglia (Giunti). Ha tradotto e commentato le poesie di Corbière, Apollinaire, Prévert. Insegna Letteratura francese all’Università di Viterbo. Per minimum fax ha pubblicato Ritratto dell’artista da vecchio. Conversazioni con Alberto Moravia (2001).

martedì 23 novembre 2010

Alberto Canetto

Alberto Canetto è nato a Padova (1963), ma ha da subito vissuto, fino a qualche anno fa, a Ferrara per poi trasferirsi a Massafiscaglia, ove si occupa della gestione dei terreni di famiglia.
Laureato in Sociologia, nel 2001, in qualità di assessore alla cultura, pubblica istruzione e sport del suo comune di residenza, ha fondato il concorso letterario nazionale di poesia e narrativa intitolato al famoso poeta Bruno Pasini, di cui è stato indicato come erede liricoletterario dal 2006.
Attuale protagonista in serate di recitazione delle sue opere in lingua e in vernacolo, nel 2006, anno in cui ha iniziato a scrivere come poeta, narratore, saggista e romanziere, ha ottenuto numerose e significative affermazioni letterarie anche a livello internazionale, tanto che Vittorio Sgarbi non ha esitato a definirlo “SUPER POETA”. Ha vinto svariati concorsi letterari come a Padova e a Goro; riconoscimenti anche negli internazionali di Lanciano (Ch) “Amico Rom” con un romanzo e Città di Cava Dei Tirreni (Sa) nella sezione “narrativa”.
Nel 2007 è stato finalista e premiato in molti altri concorsi letterari e le sue opere sono state pubblicate in antologie.
Particolarmente apprezzate le rime alternate in lingua ferrarese.

lunedì 22 novembre 2010

David Butali

David Butali è nato ad Arezzo il 7 giugno 1966 dove attualmente vive e lavora. Fotografo autodidatta ha comprato la prima reflex negli 80: una Nikon F501. Dopo averla usata per diversi anni e aver accumulato migliaia di diapositive è passato a una Canon Ixus.
Il mondo dell’informatica, che è il suo lavoro, rese il connubio fotografia e computer da subito interessante.
Attualmente dopo varie prove usa una Canon 500D.
My Tuscany, nato dall’amore per la sua terra, è il suo primo libro.

sabato 20 novembre 2010

Dizionario della cultura italiana

Dalla A di Adelphi alla Z di Zivilisation, il ritratto per voci della società culturale italiana e dei suoi luoghi comuni. Sull'esempio di Gustave Flaubert, segugio a caccia di ogni imbecillità umana, un libro sulla progressiva degradazione della cultura italiana.

venerdì 19 novembre 2010

Punto e a capo

POETI PUNTO A CAPO

Sabato 20 novembre 2010 – ore 17.30
Libreria Poggio Ameno
Via Aristide Leonori, 73 – Roma

giovedì 18 novembre 2010

Perle

Un giorno Perboni si è sentito dire da un allievo: "Prof, lei conosce tante lingue: è un troglodita!". Così ha capito che c'è del genio puro negli strafalcioni degli studenti più irrecuperabili e ha deciso di raccogliere le migliori perle, anche confrontandosi con colleghi di altre materie, per interpretarne il guizzo creativo e il senso profondo. In questo libro trovate 150 tipi di strafalcioni diversi, con relativa esegesi e classificazione, fra cui il politicizzato ("Marx fu l'inventore del comunismo e della povertà"), il tenerone ("Si dicono mammiferi gli animali nati da qualsiasi mamma"), l'enigmista ("Le Alpi si dividono in Occidentali e Orizzontali"). Che diavolo poi sia saltato in mente a quello che ha detto "Il Past Simple esprime azioni passate non ancora avvenute" è oggetto di sottilissima ermeneutica.

lunedì 15 novembre 2010

Negli anni Ottanta i muri di città come Bristol e Londra iniziarono ad essere presi di mira da un artista misterioso che, con la sigla Banksy, firmava disegni - il più delle volte realizzati con la tecnica dello stencil assolutamente spiazzanti rispetto al grigiore del paesaggio urbano e dei suoi arredi. Da quel momento in poi, non passa giorno che gli appassionati di tutto il mondo non si interroghino sull'identità di un autore che, con la sua Guerrilla Art, è riuscito a penetrare in musei importantissimi eludendo la sorveglianza e posizionando le sue opere accanto a collezioni permanenti di inestimabile valore. Dando voce a istanze pacifiste e anticapitalistiche, e cogliendo con ironia le contraddizioni che albergano nel cuore del sistema occidentale, il segno di Banksy rappresenta ormai una realtà consolidata nel panorama dell'arte contemporanea. Ma chi si nasconde dietro questa firma? Chi è il graffitista di cui nessuno conosce l'identità né il volto che nel 2005 è arrivato a disegnare dei trompe l'oeil sul Muro di separazione israeliano? Come è riuscito a comparire all'ultimo momento in lista al Sundance Film Festival 2010 con la sua ultima sfida, il film Exit Through the Gift Shop? "Banksy. Il terrorista dell'arte" ripercorre il lavoro di questo artista misterioso, dagli esordi fino alle ultime, incredibili performance.

Sabina De Gregori, BANKSY. IL TERRORISTA DELL'ARTE, Castelvecchi

venerdì 12 novembre 2010

Calpestare l'oblio

Calpestare l’oblio. Cento poeti italiani contro la minaccia
incostituzionale: una grande opera di poesia civile, recensita dai
maggiori media nazionali e internazionali.

Dopo due versioni elettroniche, domenica 14 novembre verrà presentata
ad Ancona l’edizione integrale (Collana Argo, ed. Cattedrale).

mercoledì 10 novembre 2010

PARALLELI E PARADOSSI

VENERDI, 12 NOVEMBRE 2010, Bologna
ORE 18,00
FOUCAULT-MARX
PARALLELI E PARADOSSI
a cura di Rudy M. Leonelli

Libreria delle Moline
Via delle Moline, 3/A
40126 Bologna
tel.: 051 23 20 53

martedì 9 novembre 2010

Giovedì 11 novembre alle ore 18.30, alla Libreria Popolare di via A. Tadino 18, Angela Passarello presenta la sua opera pittorica Una sola nota animale.

domenica 7 novembre 2010

Sangue di cane

Veronica Tomassini, siciliana di origini umbre, scrive sul quotidiano “La Sicilia” dal 1996. Sangue di cane non è il suo primo libro, ma è il suo primo romanzo.

sabato 6 novembre 2010

Per sempre

Segnalo la presentazione del nuovo libro di

Guglielmo Spirito ed Emanuele Rimoli

AMICI PER SEMPRE. CAPIRE E VIVERE IL DONO DELL’AMICIZIA (Porziuncola 2010)

venerdì 5 novembre 2010

Onlus

Nell'ordinamento italiano l'espressione organizzazione non lucrativa di utilità sociale, meglio nota con l'acronimo ONLUS, indica una categoria tributaria alla quale, secondo l'art. 10 del d.lgs. 4 dicembre 1997, n. 460, appartengono determinati enti di carattere privato, anche privi di personalità giuridica, i cui statuti o atti costitutivi rispondono i requisiti elencati nello stesso articolo. L'appartenenza a tale categoria attribuisce la possibilità di godere di agevolazioni fiscali.

Sangue di cane

Polacco.
Il miglior uomo che mi potesse capitare. Polacco. Il tuo sangue scorre nelle vene di mio figlio. Il tuo sangue, le tue lacrime,
il tuo seme è ciò che reclamo ancora nei segreti del mio corpo, un corpo che non smette di agitarsi al solo pensiero di una carezza polacca, di un bacio polacco,
di un amore polacco.

lunedì 1 novembre 2010

Parole, idee, incontri per la scuola

Gli asini è una rivista bimestrale di inchiesta e ricerca pedagogica sociale. Luogo d’incrocio e riflessione tra esperienze e analisi, pratiche e teorie di chi in Italia, in Europa e nel mondo si occupa di educazione e intervento sociale. Educazione, infanzia e adolescenza, la scuola, le culture “altre” e il loro incontro, immigrazione e lotta al razzismo, i media, il diritto all’istruzione, pace e cooperazione allo sviluppo, movimenti sociali, il terzo settore e la sua crisi, politiche pubbliche e sociali: questi sono i temi della rivista.

domenica 31 ottobre 2010

Premio david Maria Turoldo

P. D.M. Turoldo

È la memoria una distesa
di campi assopiti
e i ricordi in essa
chiomati di nebbia e di sole.

Respira
una pianura
rotta solo
dagli eguali ciuffi di sterpi:

in essa
unico albero verde
la mia serenità.

sabato 30 ottobre 2010

Claudio DAMIANI

Damiani è universale, sia quando scrive della sua amata Sabina, sia quando si “immerge” naturalisticamente nel laghetto di Fraturno, sia quando tocca l’essenza più profonda nello sguardo in superficie dell’amato albero di noci o della stradina trasfigurata, per un attimo, in una misteriosa fanciulla.

venerdì 29 ottobre 2010

ANTONIO PIZZUTO
SI RIPARANO BAMBOLE
A cura di Gualberto Alvino
Con una nota di Gianfranco Contini
Bompiani, ottobre 2010

giovedì 28 ottobre 2010

Storia di un marsigliese

La storia di Jean-Claude Izzo, lo scrittore marsigliese autore della trilogia che ha come protagonista Fabio Montale ("Casino totale", "Chourmo", "Solea"), e dei romanzi "Marinai Perduti" e "Il sole dei morenti". Cinque libri che hanno conquistato migliaia di lettori in Francia e in molti paesi europei. Solo cinque libri perché Jean-Claude Izzo a 55 anni se ne è andato, lasciando un segno, non solo nella città a lui cara, Marsiglia, ma in tutti coloro che nei suoi testi hanno ritrovato sensazioni, emozioni, verità. Un omaggio allo scrittore, all'uomo, al giornalista, che è stato ciò che scriveva. Senza mai rinnegare la sua storia di marsigliese. Il libro contiene alcune poesie di Izzo e alcuni brevi testi.

mercoledì 27 ottobre 2010

L'8 giugno 1870 Charles Dickens, morendo, lasciò incompiuto il suo ultimo romanzo, "Il mistero di Edwin Drood", e già all'indomani della sua prima edizione esso fu definito "la più misteriosa storia che sia mai stata scritta". Al fascino della vicenda di suspense costruita dalla fantasia creativa del grande scrittore inglese s'aggiunse la curiosità per il mistero non risolto, l'emozione della ricerca di una soluzione, di un finale, che Dickens non aveva rivelato né affidato a nessuno dei suoi appunti. Tanti provarono a dare una risposta ai molti interrogativi della trama. La risposta più convincente venne da Leon Garfield, lo studioso inglese che più di tutti riuscì a penetrare nel mondo dickensiano.

domenica 24 ottobre 2010

Là comincia il Messico

«Il discorso è alacremente intenso e inventivo, trascorrendo dal distacco ironico del commento e della critica alla rappresentazione d’orrore e di morte. L’opera è di straordinaria originalità, e la pubblicherei subito, con entusiasmo: ne potrà derivare un salutare scontro con la banalità e la povertà della letteratura di moda. Io sono con Gualberto Alvino, appassionatamente. Egli ha ridato verità al tragico e al “grande Stile”».
Giorgio Bàrberi Squarotti

sabato 23 ottobre 2010

Il cerchio imperfetto

Avviato nella Milano del dopoguerra e proseguito dopo il rientro di Saba a Trieste, il carteggio tocca le corde più intime dei due poeti: narcisisticamente piegato su sé, Saba apre il cuore al giovane amico, gli rivela le proprie sofferenze, sfoga il suo sdegno contro l'Italia clericale e fascista, gli addita l'ideale di una poesia onesta meglio che bella. Sereni, paziente e delicato, cerca di temperare e consolare gli eccessi dell'amico, gli dà con premura notizie del giovane Federico per il quale batte il cuore del vecchio Umberto, gli confessa le difficoltà della sua vena poetica esigente e incerta. Si aprono tra le lettere episodi di vita vissuta, come il delizioso episodio degli "angeli musicanti", piccoli profughi istriani ricordati in una prosa di Sereni.

giovedì 21 ottobre 2010

Lezioni invisibili

22 ottobre 2010

Lezioni invisibili. Italo Calvino e la leggerezza del fantastico

Circolo dei Lettori
Via Bogino, 9 – Torino
Ore 17.00 – 19.30

Interverranno: Mario Barenghi (Univ. Di Milano), Giuseppe Panella (Scuola Normale Superiore di Pisa) e Luciano Genta (La Stampa, Tuttolibri)

mercoledì 20 ottobre 2010

Fantastica leggerezza

22 ottobre 2010

Lezioni invisibili. Italo Calvino e la leggerezza del fantastico

Circolo dei Lettori
Via Bogino, 9 – Torino
Ore 17.00 – 19.30

Interverranno: Mario Barenghi (Univ. Di Milano), Giuseppe Panella (Scuola Normale Superiore di Pisa) e Luciano Genta (La Stampa, Tuttolibri)

Scarica la locandina di Lezioni Invisibili. Italo Calvino e la leggerezza del fantastico

martedì 19 ottobre 2010

Cambiamenti Climatici: se ne discute

IL SAPERE INUIT E I CAMBIAMENTI CLIMATICI: IL PRIMO DOCUMENTARIO INDIGENO LIVE IN STREAMING DA TORONTO IL 23 OTTOBRE 2010. E’ LA “TV CHE PENSA”

lunedì 18 ottobre 2010

La luna e i falò

Pubblicato nell'aprile del 1950 e considerato dalla critica il libro piú bello di Pavese, La luna e i falò è il suo ultimo romanzo.
Il protagonista, Anguilla, all'indomani della Liberazione torna al suo paese delle Langhe dopo molti anni trascorsi in America e, in compagnia dell'amico Nuto, ripercorre i luoghi dell'infanzia e dell'adolescenza in un viaggio nel tempo alla ricerca di antiche e sofferte radici. Storia semplice e lirica insieme, costruita come un continuo andirivieni tra il piano del passato e quello del presente, La luna e i falò recupera i temi civili della guerra partigiana, la cospirazione antifascista, la lotta di liberazione, e li lega a problematiche private, l'amicizia, la sensualità, la morte, in un intreccio drammatico che conferma la totale inappartenenza dell'individuo rispetto al mondo e il suo triste destino di solitudine.

sabato 16 ottobre 2010

Maurizio de Giovanni

Il commissario Ricciardi è protagonista indiscusso della scena criminale della Napoli degli anni Trenta, capace di risolvere ogni caso con tali abilità e precisione da sconcertare colleghi e istituzioni. Ma questa sua capacità si dice sia innaturale, dettata addirittura dal demonio. E piace a pochi. Perché Ricciardi vede i morti e ne coglie l'ultimo pensiero, interrotto a metà da una morte violenta. Un'abilità divinatoria, quasi magica. Eppure a volte neanche questi mezzi sembrano bastare di fronte al mistero di certi crimini. È iniziato un autunno piovoso, Napoli è sotto una coltre di nuvole e nebbia. Nella settimana dei Morti viene trovato il cadavere di un bambino. Si chiama Matteo, Tettè per tutti. Uno dei tanti scugnizzi che vivono di espedienti nei vicoli della città. A prima vista, sembra morto di stenti, ma presto si scoprirà che forse la morte è stata causata da altro. Ricciardi indaga, ma le condizioni non sono facili. Le autorità fermano ogni tipo di inchiesta perché sta per arrivare in città Benito Mussolini. Al commissario toccherà indagare in modo clandestino, e soprattutto senza poter contare su alcuno dei suoi indizi perché sul luogo del delitto stavolta non vede né sente niente. A questo punto un interrogativo: ha esaurito il suo dono, la sua condanna, oppure il bambino non è stato ucciso lì?

Maurizio de Giovanni, Il giorno dei morti, Fandango

venerdì 15 ottobre 2010

Il 36' giusto

Pensavamo di aver smesso di uccidere i vampiri, invece abbiamo ricominciato a farlo. Ora che è accaduto quel che è accaduto, è diventato quasi un mestiere. Non devi più nasconderti per cacciarli. Sono reietti, emarginati, abbandonati dai loro stessi Maestri. Le retrovie di un esercito allo sbando. Non c'è posto per loro. Ma nemmeno per noi. E la loro presenza giustifica in qualche modo la nostra. La loro mancanza di futuro si intreccia con la nostra voglia di speranza. Loro e noi. I vampiri e i cacciatori. Una battaglia senza onore né gloria tra disperati, dove in mezzo stanno le prede innocenti. E forse c'è più colpa in noi, che possiamo scegliere, che in loro, schiavi di una sete che non possono spegnere. Loro sono nati assassini, mentre noi siamo l'estrema difesa, sempre sull'orlo dello sfascio. In qualche modo ambiguo e discorde, però, nell'inconsapevolezza innocente dei semplici, non cessiamo di confidare in un brevissimo e insperato momento di giustizia.


Claudio Vergnani, Il trentaseiesimo giusto, Gargoyle

mercoledì 13 ottobre 2010

Abulico

L'abulia (dal greco ἀϐουλία (aboulia), termine composto dal prefisso privativo ἀ- (a-) e da βουλή che significa "volontà", dunque letteralmente "senza volontà") è uno dei sintomi della depressione; impedisce di prendere decisioni in maniera autonoma, di imporre i propri desideri, di intraprendere qualsiasi iniziativa e di compiere un'azione pur sapendo che è necessaria[1]; infatti l'etimologia della parola è greca e significa "senza volontà" (richiamando il concetto di pigrizia). In origine, però, il termine greco abulia significava irriflessione, stupidità.

L'abulico disperde le sue energie in numerose attività contemporaneamente, ma non riesce a portarne a termine nemmeno una.

Sono varie le condizioni patologiche nelle quali si può riscontrare abulia, ad esempio nevrosi, depressione, schizofrenia, sindrome prefrontale tipica del traumatizzato cranico.

La persona affetta da abulia manifesta incapacità di prendere decisioni, di iniziare o portare a termine un'azione in rapporto a eventi anche banali.

Spesso l'abulia fa seguito a uno stato di apatia nel quale è assente lo stimolo ad agire.

lunedì 11 ottobre 2010

Per un centro studi "Giorgio Manganelli"

Lietta Manganelli è nata a San Secondo Parmense (PR) nel 1947, unica figlia di Giorgio Manganelli, allora giovane traduttore di belle speranze ma di pochissimi averi. Ha vissuto con i nonni materni dopo il divorzio dei genitori e ha conosciuto il padre all'età di 17 anni. Da allora si è creato un sodalizio ed un'amicizia che andava al di là del fatto che si trattasse di padre e figlia, un'amicizia tra due adulti che si piacevano. Diplomata all'Istituto Magistrale e successivamente assistente di comunità infantile, si è sempre occupata dei problemi dell'emarginazione.

domenica 10 ottobre 2010

Liu Xiaobo Nobel per la pace

Tra le prime reazioni internazionali alla notizia c'è quella della Francia: il ministro degli Esteri, Bernard Kouchner, ha chiesto l'immediata liberazione del dissidente. Anche Berlino si «augura» che Liu Xiaobo sia rimesso in libertà e possa ricevere il premio Nobel per la pace assegnato. L'Unione europea si felicita per l'assegnazione del Nobel, ma non chiede esplicitamente la sua liberazione. Per il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, il riconoscimento a Liu Xiaobo è un premio a quanti nel mondo «lottano per la libertà e i diritti della persona». Significativa anche la dichiarazione del Dalai Lama: «Premiare con il Nobel per la pace Liu Xiaobo è il riconoscimento della comunità internazionale all'innalzamento della voce tra il popolo cinese per premere la Cina attraverso riforme politiche, legali e costituzionali». (Fonte il corriere.it)

sabato 9 ottobre 2010

La battuta perfetta

Le rivoluzioni, di solito, si fanno nelle strade e sono intrise di sangue. Quella che ha trasformato l’Italia negli ultimi cinquant’anni è stato possibile seguirla dal salotto di casa, e si è svolta in un clima di festa. A provocarla, e nello stesso tempo a raccontarla, è stata la televisione.
Alla televisione appartengono i sogni dei protagonisti di questo romanzo: Filippo Spinato e suo figlio Canio. Ma mentre il primo parte dal profondo Sud per diventare, oltre che un solerte funzionario della Rai, l’apostolo della missione educativa intrapresa (e fallita) dalla tv pubblica tra gli anni Cinquanta e Sessanta, il secondo si ribella al suo modello pedagogico per aderire anima e corpo alla televisione commerciale dei decenni successivi, diventando dapprima venditore di «consigli per gli acquisti», e poi addirittura consigliere dello stesso Berlusconi.
Attraverso il conflitto generazionale tra il qualunquismo euforico di Canio e l’ideologia ipocrita di suo padre, si rivela la ridicola tragedia di un paese che, dopo essersi nascosto per anni sotto la maschera grigia di un perbenismo borghese, cerca ora rifugio dietro il cerone di un capo di stato che «vuole solo piacere». Ognuno, in questo apocalittico ed esilarante romanzo, vuole solo piacere. Ma che si insegua il consenso attraverso una dignitosa serietà, o attraverso il riso dionisiaco, folle e disperata sarà la missione, e destinata a rivelare l’irredimibile solitudine dell’essere uomo.

Carlo De Amicis, La battuta perfetta, Minimum fax

giovedì 7 ottobre 2010

Noir

Il noir o romanzo nero (noir fiction in inglese, roman noir o polar in francese) è, in letteratura, un sottogenere del giallo, apparso negli Stati Uniti nella prima metà del 1800 per opera di scrittori come Edgar Allan Poe.

mercoledì 6 ottobre 2010

L'isola dei barbosi

Fuggire dalla realtà o dalla fuga da essa? In un tempo in cui si sono abbattuti i maestri fioriscono le scuole: scuole di cucina, di musica, di pittura, di decorazione, di decoupage, di ricami e merletti, di scrittura creativa, tutte privatissime e carissime come se al costo corrispondesse la qualità, promesse vane di successo e fama e c'è chi è disposto a prosciugare portafogli e addirittura a fare deibiti pur di sfondare, ma forse è ora di porre un argine al dilagare degli illusionisti.

martedì 5 ottobre 2010

Non è un paese per vecchie

“I vecchi sono numeri. Numeri che ci fanno paura, come quell’uno su tre che riguarda la percentuale di anziani che abiteranno il nostro paese di qui ai prossimi anni. Numeri che, più raramente, ci consolano in una notizia in cronaca regionale, ricordandoci che la vita si è allungata. I vecchi danno fastidio. È sempre stato così: ma adesso, e soprattutto nel nostro paese, avviene qualcosa di diverso. C’è una sola generazione. A new kind of generation. Quella dei cinquanta-sessantenni. Le altre devono adeguarsi. O svanire.”

Loredana Lipperini, Non è un paese per vecchie, Feltrinelli

lunedì 4 ottobre 2010

Appuntamento con Lance Henson

Mercoledì 6 ottobre, alla Biblioteca Comunale di Molinella (BO) avrà luogo un reading del poeta Cheyenne Lance Henson. L’appuntamento è per le ore 20,30 in piazza Martone 19/1

domenica 3 ottobre 2010

Storie di periferia

La periferia, termine derivato dai vocaboli greci "perí" ("intorno) e "pherein" ("portare") per indicare uno spazio racchiuso da una linea chiusa, indica l'insieme delle zone di una città al di fuori del suo centro storico.

Generalmente si tratta di aree urbanizzate, a partire dalla seconda metà del XIX secolo, in seguito allo sviluppo demografico e all'inurbazione. In quest'epoca l'antitesi "centro-periferia" inizia a farsi prevalente sulla precedente antitesi "città-campagna".

Le aree periferiche sono generalmente svantaggiate rispetto al centro storico, sia dal punto di vista urbanistico e funzionale, che dal punto di vista socio-economico.

Il termine ha quindi ampliato il suo significato ed è stato applicato a diversi livelli della scala geografica ed è quindi passato anche ad altri ambiti.

In particolare, in campo economico il termine indica un'area collegata ad un'altra (centro) da relazioni di scambio ad essa sfavorevoli.

venerdì 1 ottobre 2010

Radici e rami - Danilo Mandolini

Danilo Mandolini (Osimo 1965), poeta, vive a Osimo. Ha pubblicato le seguenti raccolte di versi: Diario di bagagli e di parole (1993, autoproduzione), A guardia del non ritorno (1994), Una misura incolmabile (1995, premio "Frascati-Chiusano" e "Il paese che non c'è"), L'anima del ghiaccio (1997, premio "Nuove Lettere"), Sul viso umano (2001, premio “Sandra Quaglierini” e premio “Insieme nell’arte”), La distanza da compiere (2004, premio “Erice Anteka” e “Città di Castrovillari-Francesco Varcasia”), Radici e rami (2007, premio “Tra Secchia e Panaro”). Alcuni testi selezionati dalla versione inedita de L'anima del ghiaccio e presentati con il titolo di I giorni che tutti chiamavano prossimi, sono stati inseriti nell'antologia poetica "Intervalli del tempo (1996). Versi scelti da Una misura incolmabile e da L'anima del ghiaccio sono stati raccolti nel quaderno di poesia Il Calamaio (1999). Sue poesie e suoi racconti brevi sono stati pubblicati su varie riviste. Guido Garufi e Giovanni Nocentini hanno rispettivamente scritto della sua opera nei libri "La Poesia delle Marche - Il Novecento" (1998) e "Storia della letteratura italiana del XX secolo" (1999). Ha partecipato a varie letture pubbliche di versi.

giovedì 30 settembre 2010

Anastrofe

L'anastrofe (dal greco anastrophē, «inversione») o anteposizione è una figura retorica consistente nell'inversione dell'ordine abituale di un gruppo di termini successivi. È affine all'iperbato ma, a differenza di esso, non implica l'inserimento di un inciso tra i termini.

mercoledì 29 settembre 2010

Francesco Cataluccio

Francesco Cataluccio e' nato il 23/XII/1955 a Firenze dove si laureato in Filosofia nel 1981. Dal 1983 al 1986 ha fatto gli studi di dottorato presso l'Istituto di studi letterari (IBL) di Varsavia. Dal 1989 al 2009 ha lavorato nell'editoria: per sei anni alla Feltrinelli, come responsabile dei Tascabili e dei Classici, e poi ha diretto la Bruno Mondadori e in seguito la Bollati Boringhieri. Collabora al supplemento domenicale del "Sole24ore" e a "Lo straniero". E' autore di: Immaturita'. La malattia del nostro tempo (Einaudi, Torino 2004), tradotto in spagnolo (Siruela, Madrid 2006) e polacco ( ZNAK, Krak 2006) e La letteratura del Centro Europa, in : AA VV, Mappe della letteratura europea e mediterranea, vol. III, B. Mondadori, Milano 2002. A marzo del 2010 uscira' dall'editore Sellerio il suo nuovo libro: Vado a vedere se di l( meglio. Viaggio tra i fantasmi dell'Europa Centrale . Ha curato e introdotto le opere di Witold Gombrowicz, Ryszard Kapuscinski, Gustaw Herling, Bronislaw Geremek e il volume delle opere complete di Bruno Schulz, Le botteghe color cannella. Tutti i racconti, i saggi e i disegni (Einaudi, Torino 2001 e Siruela, Madrid, 2008).Tra le altre sue pubblicazioni: La storia contemporanea della Polonia e i suoi problemi , in "Quaderni della Fondazione Feltrinelli", Milano, n. 31, 1986; La Polonia e l'inizio della seconda guerra mondiale, in AA VV, Cinquant'anni dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, numero speciale di "Storia e memorie", Annali dell'Istituto Storico della Resistenza in Liguria, Genova 1990; Il destino della Polonia, in Europa 1700-1992. L'et$elle rivoluzioni, a cura di E. Castelnuovo e V. Castronovo, Electa, Milano 1991; L' eterno ritorno all'infanzia: Ernesto di Saba, in La nuova critica letteraria, a cura di A. Colasanti, Guaraldi, Rimini 1996; Lager e Gulag in Primo Levi, in: Nazismo, fascismo, comunismo. Totalitarismi a confronto, a cura di M. Flores, Bruno Mondadori, Milano 1998; Voce Polonia per l'aggiornamento del Dizionario geografico (Utet Torino 2000); Voci (Charta 77; Havel; Kuron; Michnik; Solidarnosc; Walesa) per l'Enciclopedia del comunismo, a cura di S. Pons (Einaudi, Torino 2007).

lunedì 27 settembre 2010

Ismail Kadare

Kadare è nato ad Argirocastro, città dell'Albania meridionale, dove trascorse l'infanzia e terminò la scuola superiore. In seguito si laureò nella Facoltà della Storia e Filologia presso l'Università di Tirana. Studiò per due anni letteratura mondiale all'Istituto Gorki a Mosca, ma fu costretto ad abbandonarli a causa del rapporto diplomatico complicato con l'Unione Sovietica. Tornato in patria, iniziò la sua carriera come giornalista in una rivista nota nel paese come Drita, ma in un breve tempo divenne noto e finì per dirigere Les letres albanaises.

Inizialmente si dedicò alla poesia, passione che aveva avuto da liceale, pubblicando varie raccolte aventi successo. Nel 1963 scrisse il primo romanzo, Il generale dell'armata morta, il quale non solo risultò la sua l'opera principale, ma gli diede una spinta per occuparsi soprattutto di questo genere. Negli anni settanta formava un trio con altri poeti albanesi, che elevarono in alto la poesia nel paese, ma limitandosi solo nella madre patria. Nel 1990 per esprimere pubblicamente a livello internazionale la propria disapprovazione nei confronti dell'immobilità della dirigenza comunista albanese, ha chiesto e ottenuto asilo politico in Francia, dove è noto anche come Ismail Kadaré. Trascorre la sua vita divisa tra Tirana e Parigi.

La sua opera letteraria è molto varia, ma i contributi maggiori sono nel campo della poesia e del romanzo.

Nel 2005 gli fu riconosciuta la prima edizione del Internationalen Booker Prize, mentre nel 2009 vince il premio Principe delle Asturie per la letteratura. Nello stesso anno gli è stato conferito la Laurea Honoris Causa in Scienze della Comunicazione Sociale e Istituzionale dall'Università di Palermo, volutosi fortemente dagli arbëreshë di Piana degli Albanesi.

È stato quattro volte candidato alla selezione finale per il Premio Nobel, ed è membro d'onore all'Accademia Francese.

fonte Wikipedia

domenica 26 settembre 2010

Sandro Sinigaglia

Sandro Sinigaglia nacque a Oleggio Castello il 28 aprile 1921, compì gli studi ginnasiali ad Arona e liceali a Novarà, si laureò in Lettere presso l'Università di Milano nel ’47 dopo aver interrotto gli studi fra il ’43 e il ’45 per prendere parte attiva alla Resistenza nell'Ossola, continuandola tenacemente anche dopo il forzato espatrio nei campi di raccolta svizzeri. Intrecciò allora un legame che sarebbe divenuto ben presto fraterno e sarebbe stato l'amicizia di una vita, con Gianfranco Contini. Quindi entrò nell'industria meccanica di famiglia e ne diresse lo stabilimento di Premosello, nonostante la sua profonda vocazione letteraria: nacquero allora le liriche raccolte in Il flauto e la bricolla. Interrotta l'incombenza fastidiosa e innaturale, insegnò materie letterarie al Liceo scientifico rosminiano di Domodossola, fra il '54 e il '60; quindi lo abbandonò definitivamente trasferendosi, nel '69, a Milano ed entrando nella redazione dapprima della casa editrice De Agostini, poi della Ricciardi, dove si occupò della collana dei Classici italiani. Erano anche gli anni in cui si andava formando la sua seconda raccolta poetica, quella della Camerza gurgandina. Si ritirò infine nel '79 ad Arona, dove morì dopo breve malattia il 12 settembre del 1990. Persona fine e appartata, estranea alla mondanità della letteratura, distillatore delle più forti sensazioni della vita ma con un insuperabile pessimismo di fondo, coltivò scarse ma profonde amicizie e vastissime letture, soprattutto in ambito latino, italiano e francese antichi e moderni (Parigi era spesso meta di sue escursioni esplorative), con un forte gusto per gli scarti espressionistici della lingua. Per tutto ciò esercitò assai più la poesia che la prosa, con un crescendo di ricerche lessicali ed espressionistiche, fino agli exploits estremi del poemetto Virgiliana e degli altri componimenti dell'ultima raccolta.

venerdì 24 settembre 2010

Sara Pozzato

Sara Pozzato è nata a Este (Pd) il 14 febbraio 1977, ma da sempre vive a Padova, dove si è diplomata in flauto al Conservatorio. Ha dedicato molti anni alla musica e ora si sta laureando in Lettere Antiche all'Uni­versità degli Studi di Padova con una tesi in latino tardoantico. Suoi testi sono pubblicati in antologie e Declinazione d'affetti (LietoColle, 2009) è la sua opera prima

giovedì 23 settembre 2010

Dianella Bardelli

Mi chiamo Dianella Bardelli; vivo vicino a Bologna, in campagna; ho scritto due romanzi, uno dei quali di prossima pubblicazione, e ne sto scrivendo un terzo; scrivo anche poesie secondo il metodo dell’improvvisazione di poesia spontanea in un blog che aggiorno quasi quotidianamente: poesiaprosaspontanea.splinder.com

La tecnica della scrittura spontanea è quella inventata da Jack Kerouac e che lui ha teorizzato nel suo breve saggio: Fondamenti della prosa spontanea.

Sono profondamente convinta della validità di questo metodo, che è diventato, almeno per la poesia, il mio unico modo di scrivere; qualunque suggestione, ispirazione, particolare che mi colpisce lo traduco in un’improvvisazione, che a volte rivedo e correggo e a volte no.

Tengo anche corsi di poesia e prosa spontanea a Bologna e anche a casa mia in campagna; ne ho guidato uno ultimamente legato ad alcuni aspetti della meditazione buddista che mi è sembrato molto interessante.

Credo che la meditazione e la poesia e prosa spontanea abbiano in comune il fatto che attraverso esse possiamo diventare consapevoli del Qui e Ora, di quello che sta succedendo dentro di noi in questo momento, delle nostre percezioni.

Le poesie che seguono sono tutte frutto di improvvisazioni nelle quali ho espresso parole e immagini così come sono apparse nella mia mente; non ho mai cercato la parola giusta o bella, ma di fronte a qualcosa che ha catturato la mia attenzione ho focalizzato meglio la percezione che ne avevo, traducendola in parole “così come venivano in quel momento”.

martedì 21 settembre 2010

Paolo Valesio

Poeta, narratore e critico, Paolo Valesio nasce a Bologna dove si laurea. Ottenuta in seguito la libera docenza, Valesio si trasferisce negli Stati Uniti, dove insegna a Harvard, New York University, Yale e attualmente alla Columbia University nella città di New York, dove è titolare della Cattedra "Giuseppe Ungaretti" in Letteratura Italiana. Egli dirige la rivista Italian Poetry Review presso la Italian Academy for Advanced Studies in America (situata nel campus di Columbia), e collabora a riviste e giornali italiani.

Oltre a numerosissimi saggi, articoli, racconti e poesie sparse, Paolo Valesio ha pubblicato diciassette libri di poesia, due romanzi, una raccolta di racconti, e cinque libri di critica. Ha inoltre messo in scena un suo atto unico, e collaborato alla messa in scena di due opere teatrali tratte da due sue diverse raccolte di poesia. Da vari anni, Valesio è impegnato nella scrittura di cinque romanzi-diari, paralleli ma diversi, che costituiscono una Pentalogia narrativa ancora inedita (a parte alcune anticipazioni su riviste) e comprendente a questo punto piu' di 15.000 fogli manoscritti.

lunedì 20 settembre 2010

Il tempo invecchia in fretta

Tutti i personaggi di questo libro sembrano impegnati a confrontarsi col tempo: il tempo delle vicende che hanno vissuto o stanno vivendo e quello della memoria o della coscienza. Ma è come se nelle loro clessidre si fosse alzata una tempesta di sabbia: il tempo fugge e si ferma, gira su se stesso, si nasconde, riappare a chiedere i conti. Dal passato emergono fantasmi beffardi, le cose prima nettamente distinte ora si assomigliano, le certezze implodono, le versioni ufficiali e i destini individuali non coincidono. Un ex agente della defunta Repubblica Democratica Tedesca, che per anni ha spiato Bertolt Brecht, deambula senza meta a Berlino fino a raggiungere la tomba dello scrittore per confidargli un segreto. In una località di vacanze un ufficiale italiano che in Kosovo ha subito le radiazioni dell'uranio impoverito insegna a una ragazzina l'arte di leggere il futuro nelle nuvole. Un uomo che inganna la propria solitudine raccontando storie a se stesso diventa protagonista di una vicenda che si era inventato in una notte d'insonnia. I personaggi di questo libro disegnano l'ineffabile volto di una stagione. È la nostra epoca impietosa e futile, fatta di un tempo anfibio che non scandisce più la vita e del quale ci sentiamo ospiti estranei. Storie straordinarie che entrano in modo indelebile nel nostro immaginario, anche se non appartengono al piano dell'immaginario ma a una realtà di cui forse abbiamo perso il codice.

domenica 19 settembre 2010

Libertà

La parola "libertà" compare scritta per la prima volta su una tavola sumera cuneiforme col termine amargi, che vuol dire "ritorno alla madre", mentre si narra della rivolta del popolo contro il re tiranno. [1]

La libertà indica in generale, facoltà di vivere, di muoversi, di agire in modo autonomo, secondo la propria volontà e la propria natura, senza essere sottoposti a limitazioni e costrizioni. Se la società nasce dalla costrizione, è pur vero che da un minimo di iniziativa individuale può nascere la libertà.

Ma, parafrasando il Voangelo, potremmo chiederci: che cos'è la libertà?

sabato 18 settembre 2010

"Jimi" Hendrix

James Marshall "Jimi" Hendrix (Seattle, 27 novembre 1942 – Londra, 18 settembre 1970) è stato un chitarrista e cantante statunitense. È considerato uno dei più grandi chitarristi della storia della musica, oltre che uno dei maggiori innovatori nell'ambito della chitarra elettrica: durante la sua parabola artistica, tanto breve quanto intensa, si è reso precursore di molte strutture e del sound di quelle che sarebbero state le future evoluzioni del rock (come ad esempio l'heavy metal) attraverso un'inedita fusione di blues, rhythm and blues/soul, hard rock, psichedelia e funky.

Secondo la classifica stilata nel 2003 dal Rolling Stone Magazine è il più grande chitarrista di tutti i tempi.[4]

giovedì 16 settembre 2010

Felice Muolo

“Un’indifesa protagonista narra la sua storia di adozione, una trama dal tessuto apparentemente realistico ma infarcita di “straordinario”: Pragasi ha nove anni ma ne ha anche diciotto e novanta, grazie a quello “spirito del futuro” che tutti i bambini del mondo e di ogni epoca condividono.”
(F. Muolo, Quattro stracci, una rupia e una bambola di cartapesta, Fermenti ed.)

martedì 14 settembre 2010

A.Camilleri

A. Camilleri nasce nel 1925 a Porto Empedocle (Agrigento), figlio unico di Carmelina Fragapane e di Giuseppe Camilleri, ispettore delle compagnie portuali. Attualmente vive a Roma. Dal 1939 al 1943, dopo una breve esperienza in collegio (fu espulso perché lanciò delle uova contro un crocifisso) studia al liceo classico Empedocle di Agrigento dove nel 1943 otterrà la maturità senza fare esami, poiché il preside decise che sarebbe valso solo lo scrutinio a causa dell'imminente sbarco in Sicilia delle forze alleate. A giugno dello stesso anno inizia, come ricorda lo scrittore, «una sorta di mezzo periplo della Sicilia a piedi o su camion tedeschi e italiani sotto un continuo mitragliamento per cui bisognava gettarsi a terra, sporcarsi di polvere, di sangue, di paure.» Nel 1944 si iscrive alla facoltà di Lettere ma non consegue la laurea. Si iscrive al Partito Comunista Italiano e dal 1945 pubblica racconti e poesie, vincendo anche il Premio Saint Vincent. Dal 1948 al 1950 studia regia all'Accademia di Arte drammatica Silvio d'Amico e inizia a lavorare come regista e sceneggiatore.

lunedì 13 settembre 2010

Anno nuovo scuola nuova?

Anno nuovo, vita nuova, così recita il vecchio adagio che ci vedeva propensi a lasciarci tentare dall'idea della fortuna. Bene! Non so come ma dovremo porre rimedio ! E sarebbe anche ora vistro lo stato in cui versano le scuole.

domenica 12 settembre 2010

Francesco Forlani

Francesco Forlani, nato a Caserta nel 1967, a sette mesi, vive tra Parigi e Torino. Ha collaborato e collabora a riviste come Baldus (Milano), Atelier du Roman (Parigi), News from the Republic of letters (Boston) Reportage; è stato direttore artistico, dal 1995 al 2000, del magazine Paso Doble (Parigi); attualmente dirige la rivista letteraria Sud. Ha pubblicato diversi libri, in francese e in italiano: Autoreverse, Edizioni Ancora del mediterraneo. Métromorphoses, Ed. Nicolas Philippe, 2002; Manhattan Experiment, Il manifesto del comunista dandy, Blu di Prussia, con le Edizioni La Camera Verde di Roma. Direttore editoriale per le edizioni Eumeswil si occupa del progetto Voices. Traduttore dal francese, Microfictions di Regis Jauffret, Eumeswil 2010, L’insegnamento dell’ignoranza, di Jean-Claude Michèa, Edizioni Metauro, 2005. Presente in Rete come redattore del più importante blog letterario, Nazione Indiana. Poeta, cabarettista e performer, è autore insieme a Sacha Ricci e Sergio Trapani dell’operetta Do you remember revolution, vincitrice nel maggio 2004 del festival multimediale “Norapolis” di Metz. Di prossima uscita, il secondo romanzo della trilogia degli alberghi, Turning Doors- La veranda di Montale. Conduttore insieme a Marco Fedele del programma radiofonico, Cocina Clandestina fa parte della nazionale scrittori Osvaldo Soriano Football Club (maglia numero sedici) di cui è uscita nel giugno 2010 l’antologia , Era l’anno dei mondiali, ( Rizzoli-Corriere della Sera )

sabato 11 settembre 2010

Guernica

Guernica è il titolo di un noto dipinto di Pablo Picasso, realizzato dopo il bombardamento aereo della città omonima durante la guerra civile spagnola da parte della Legione Condor, corpo volontario composto da elementi della tedesca Luftwaffe, il 26 aprile 1937.

giovedì 9 settembre 2010

Salvatore Martino

Salvatore Martino è nato a Cammarata (AG) il 16 gennaio 1940. At­tore e regista. Vive in campagna non lontano da Roma.



Ha pubblicato:

Attraverso l'Assiria, Terzo Millennio, 1969;

La fondazione di Ninive, Carte Segrete 1977 - Premio Ragusa;

Commemorazione dei vivi, Rebellato, 1979;

Avanzare di ritorno, Lalli, 1984 - Premio Pisa e Premio "Città di Arsita";

6 Poeti del Premio Montale Roma, 1985, All'insegna del Pesce d'oro - V. Scheiwiller;

La tredicesima fatica, Lacaita, 1987;

Il guardiano dei cobra, Cultura Duemila, 1992;

Le città possedute dalla luna, Editoriale Le Torri, 1998 - Menzione di merito al Premio Int.le "Città di Ostia" e Premio della Giuria ai Premi "Città di Penne" e "Alfonso Gatto";

Libro della cancellazione, Editoriale Le Torri, 2004;

Nella prigione azzurra del sonetto, LietoColle, 2009.

Nel 1998 ha vinto il Premio "Sikania" a Ragusa per la poesia inedita. Nel 1980 gli è stato conferito il Premio "Davide di Michelangelo". Nel 2000 il "Premio Int.le Ultimo Novecento" a Pisa, per la sezione Teatro e Poesia.

È direttore editoriale della rivista di turismo e cultura BelMondo e, dal 2002, conduce un laboratorio di scrittura creativa poetica presso l'Università di Roma Tre.

mercoledì 8 settembre 2010

I sapori del giallo

Venerdì 10 settembre inizia la rassegna I sapori del Giallo, col patrocinio del SIULP (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia) a Langhirano (Parma). Scrittori si alterneranno durante le tre giornate parlando dei loro libri, inoltre vi saranno proiezioni di film, concerti e tante degustazioni.

lunedì 6 settembre 2010

Profondità o superficie?

Siamo nell'era dei nuovi barbari dice Baricco, e pare esserne contento, ma è davvero così facile sbarazzarsi della profondità in favore di un orizzonte che seppure vastissimo, come quello superficiale, richia di annientare anche la nostra innegabile tridimensionalità?

domenica 5 settembre 2010

Personaggi

Scrivere perché? Perché sì, oppure perché è necessario, perché fa tacere la solitudine, tiene a bada la malinconia, la stanchezza, gli abbracci mancati, quelli negati, perché il tempo possa rimanere nuovo in una pagina segnata dalla parola che è solo umano appannaggio, per non morire, per essere sfiorati dal respiro di ciò che poteva essere e non è stato, per incidere nella storia un passaggio, il nostro, perché il tempo dia ragione anche di quelle vite che sembravano perdute e, invece, nel cuore di chi le scrive trovano un senso, da spiegare a chi le leggerà.

sabato 4 settembre 2010

come Dio comanda

Creme antirughe e poi maschere schiarenti, emollienti, lifting, botulino, e la paura di rimanere intossicati, insomma il viaggio nel mon do della cosmetica èuò essere un giro in un labiritnto senza vie d'uscita. Ma possibile che non ci si possa amare se non passando per il falso problema della bellezza?

giovedì 2 settembre 2010

Gherardo Bortolotti

Gherardo Bortolotti è un autore bresciano che si dedica alla letteratura sperimentale, ha pubblicato testi e traduzioni sia sul web che su carta. Nato nel 1972, ha all’attivo un e-book, Canopo, uscito nel 2005 (Cepollaro E-dizioni), la plaquette Soluzioni binarie (La camera verde) edita nel 2007 e il wee-chap tracce per dusie 103-197. Risulta tra i fondatori e i curatori di , uno spazio di ricerca artistico-letteraria a cui afferiscono – tra gli altri autori – anche Nanni Balestrini, Marco Giovenale e Andrea Inglese.

mercoledì 1 settembre 2010

Marco Bellini

Marco Bellini nasce in Brianza, dove ancora risiede, nel 1964.
Nel 2007 pubblica “Semi di terra” (LietoColle). Nel 2008 pubblica la plaquette “Attraverso la tela”
e per le Edizioni Pulcinoelefante la poesia “Le parole”.Nel 2010 pubblica “E in mezzo un buio veloce” (Edizioni seregn de la memoria). E’ in uscita in questi giorni il nuovo libro “Attraverso la tela” (La vita felice). Sue poesie hanno ottenuto riconoscimenti in diversi
concorsi, sono presenti in diverse antologie e sulle riviste “Ali”, “Le voci della luna” e “Poesia”.

martedì 31 agosto 2010

Enrico Gregori

Enrico Gregori
Giornalista, esperto di cronaca nera. Il mio secondo libro "Doppio Squeeze" lo trovi su www.ragioncritica.it insieme al mio primo libro "Un tè prima di morire" e ad altri titoli della collana "Giallo Grigi

lunedì 30 agosto 2010

Il sentimento prevalente

Il protagonista del romanzo, fin dalle prime pagine, cerca di capire le motivazioni che hanno indotto il suo migliore amico a tradirlo con l’aggravante di un silenzio carico di premeditazione. Cosimo percorre così a ritroso molta parte della sua vita passata alla ricerca di ciò che potrebbe giustificare il tradimento dell’amico. E in questo viaggio le motivazioni compaiono, più che evidenti, oppure non compaiono, altrettanto evidenti. La perdita dell’amicizia, del ruolo sociale ed economico e lo spettro della prigione, porteranno il protagonista a intravvedere la soluzione che non riporterà il mondo allo status quo ante, ma che potrebbe restituirgli la dignità offesa e il coraggio per andare avanti. Diverse vite si incrociano oppure si sfiorano in questa storia, contribuendo ognuna a determinare gli accadimenti fino al punto di rottura, ma le ragioni delle cose sembrano essere molto più semplici di quanto in realtà non siano; la potenza dei sentimenti, anche di quelli definiti meno nobili, sembra invece essere più devastante di quanto in realtà ci si aspetti. Ed è il ‘sentimento prevalente’ che metterà il protagonista davanti a una scelta, di cui solo sarà responsabile, a dimostrazione che le circostanze modellano la vita degli uomini solo se questi lo consentono.

Lina Dettori, Il sentimento prevalente, Iris

domenica 29 agosto 2010

Ad Amelia

La lingua in cui scrivo volta a volta è una sola, mentre la mia esperienza sonora logica associativa è certamente quella di molti popoli e riflettibile in molte lingue.

Ed è con queste preoccupazioni ch’io mi misi ad un certo punto della mia adolescenza a cercare le forme universali [questa la classificazione considerata dalla Rosselli: lettera, sillaba, parola, frase, pensiero]. […] Premettevo che il discorso intero indicasse il pensiero stesso, e cioè che la frase (con tutti i suoi coloriti funzionali) fosse una idea divenuta un poco più complessa e maneggiabile, e che il periodo fosse l’esposizione logica di una idea non statica come quella materializzatasi nella parola, ma piuttosto dinamica e «in divenire» e spesso anche inconscia. (A.Rosselli)

sabato 28 agosto 2010

Panikkar

Raimon Panikkar, (nome completo Raimundo Pániker Alemany) (Barcellona, 3 novembre 1918 – Tavertet, 26 agosto 2010), è stato un filosofo, teologo e sacerdote spagnolo , di cultura indiana e catalana, oltre ad essere un sacerdote cattolico, autore di più di sessanta libri e di diverse centinaia di articoli su religioni comparate e dialogo interreligioso.

venerdì 27 agosto 2010

Emulazione

Emulare vuol dire prendere qualcuno a modello, imitarne i meriti e le virtù oppure lo stile; quanto più ci si avvicina al modello dunque, tanto più sarà riuscita l'operazione. A volte, in arte, può capitare di avvicinarsi così tanto al modello da eliminare il confine, creando così una vertigine fra vero e imitazione, fra originale e quella che non si può definire copia, ma appunto aemulationem.

giovedì 26 agosto 2010

Nuove armi

A volte accade di pensare a quanto sia strano l'essere umano: potenzialità pressoché infinite, qualora decida di usare la propria intelligenza a fin di bene, incessantemente messe a tacere da quell'antico vizio che è il potere, la forza, l'orgoglio.
Nuove armi allora e non aratro spuntano a solcare la nostra povera terra di nuovo, indicibile dolore

mercoledì 25 agosto 2010

Che sarà

Che non sia facile la vita, questo lo impariamo presto, il primo amore non corrisposto, le prime sconfitte a scuola, nello sport, i primi litigi con quell'amico che credevamo al di sopra di ogni sospetto, ma il fatto di capirlo non ci solleva dal dovere di sopportare, accogliere, superare quei momenti nei quale ci viene da pensare che ormai niente abbia più valore, mentre il senso delle cosè è proprio lì, nella battaglia quotidiana.

martedì 24 agosto 2010

Gottfried Benn

Gottfried Benn nasce a Mansfeld (Prussia occidentale) nel 1886 (muore a Berlino nel 1956), determinanti per la formazione della sua personalità furono l'ambiente della casa paterna (il padre era parroco protestante) e gli studi di medicina. Le prime liriche, Morgue (1912), che elaborano motivi e impressioni in un linguaggio permeato dal gergo medico, fanno di Benn un caso letterario e uno dei fondatori dell'espressionismo

Felicità

Credere nonostante tutto, che la vita corre lungo una traiettoria di senso, a volte sfuggente, a volte manipolabile, ma che nessuno potrà sconfiggere. Credre contro ogni speranza, è l'unico modo per alzarsi al mattino e guardare negli occhi il mondo, per cercare di conprenderlo

sabato 21 agosto 2010

L'essenziale

L'essenziale è invisibile agli occhi.
Lo sappiamo quando ci ritroviamo nel silenzio di una cattedrale deserta, sappiamo che è vero, ce lo dice la pienezza che percepiamo in quel vuoto, qualcosa che ci muove e anima, che incontriamo negli sguardi improvvisamente accesi da una luce che ci sembrava di aver dimenticato.

venerdì 20 agosto 2010

Parole

Le parole sono importanti! Gridava un arrabbiatissimo Nanni Moretti in una scena del suo Palombella rossa. E non possiamo che essere d'accordo, sebbene non reagiamo schiaffeggiando l'interlocutore dall'eloquio trasandato, sul fatto che il nostro sia un tempo in cui le troppe parole rischiano di equivalere a nessuna parola, ad un rumore sordo e senza senso che vorremmo combattere con un silenzio rotto solo dallo squarcio di una parola che rimane.

giovedì 19 agosto 2010

Banda Randagia

Donata è una donna misteriosa dalla vita apparentemente irreprensibile. Eppure in casa sua nasconde un grande serpente che un cinese le ha venduto come "animale d'affezione e compagnia". Donata coltiva nel suo privato una torbida sessualità che la porta a relazioni ambigue, con uomini e con donne, finché il giro delle sue conoscenze inizia a essere scosso da morti accidentali... tutte molto sospette. Inizia con "La moglie del serpente" questa raccolta di storie criminali firmata da Vincenzo Pardini. In "Ferrovia parallela" il protagonista è in servizio sui treni e rimane prigioniero di un vagone, da cui non scenderà forse più, per un viaggio mozzafiato nelle viscere della terra. L'avventura non si conclude, resta aperta nel mezzo di una campagna innevata, forse la Siberia. La novella "Banda randagia" è la vicenda di un operaio che rinviene per caso in una cartiera una pistola. L'apparente routine di tutti i giorni verrà quindi sconvolta e il tranquillo operaio si trasformerà in un serial killer sanguinario, una spirale che si fermerà quando irromperà una banda di cani randagi. Sin dal primo racconto di questo libro fuori dal comune, si entra nel mondo di Vincenzo Pardini. Emozioni, passione, sangue, sensualità, misfatto e giustizia.

Vincenzo Pardini, Banda randagia, Fandango libri

mercoledì 18 agosto 2010

Pizzuto

Antonio Pizzuto nacque in una famiglia ricca e dotta, formata dal padre Giovanni, avvocato e proprietario terriero e dalla madre Maria poetessa, figlia di Ugo Antonio Amico, letterato e studioso di folklore. Il suo percorso di studi iniziò nella scuola Vittorino da Feltre e proseguì nel ginnasio Meli e nel liceo Vittorio Emanuele II, dove ebbe l'occasione di conoscere Salvatore Spinelli. Dopo essersi laureato in giurisprudenza, nel 1915 e in filosofia nel 1922 all'Università di Palermo presentando una tesi sullo scetticismo di Hume, fece carriera nella pubblica amministrazione, a cominciare dalla Scuola di Polizia Scientifica fino a diventare vicequestore di Trento, questore di Bolzano e di Arezzo e infine vicepresidente della Commissione internazionale di polizia criminale (Interpol) con sede a Vienna e soggiorni in Francia, Inghilterra, Germania. Nel 1950 andò in pensione, stabilendo la propria residenza a Roma. Traduttore dal greco e latino, Pizzuto fu anche un profondo conoscitore della lingua inglese, francese e tedesca, lingua, quest'ultima, dalla quale tradusse un'opera di Kant[1].

Parallelamente, si dedicò alla stesura di molti romanzi e ad alcune traduzioni. Iniziò la sua carriera di narratore nel 1912, quando pubblicò la novella Rosalia. Nel 1938, con lo pseudonimo di Heis, pubblicò il suo primo romanzo autobiografico intitolato, Sul ponte di Avignone.

Ma la sua vera nascita come scrittore avvenne dopo la pensione, sia con la stesura delle Memorie di un Questore sia con le collaborazioni per il periodico Polizia Moderna, dove pubblicò racconti e saggi e infine con recensioni e traduzioni per la rivista filosofica Sophia. La tappa fondamentale per la sua crescita letteraria fu la pubblicazione di Signorina Rosina (1959) presso l'editore Lerici, grazie anche all'appoggio di Romano Bilenchi e Mario Luzi.

I suoi scritti, in un primo tempo di carattere più o meno marcatamente autobiografico, sono ricchi di citazioni colte e di novità lessicali; inoltre, si liberano dalle regole temporali, sintattiche e grammaticali che caratterizzano la documentazione storica, che egli evita. Riproduce anche il flusso di coscienza, già impiegato da tanti scrittori del Novecento. Apprezzato, tra gli altri, dal filologo e critico Gianfranco Contini, al quale era legato da una profonda amicizia[2], è ritenuto uno dei maggiori scrittori italiani del secondo Novecento.

martedì 17 agosto 2010

Orazio Caruso

Orazio Caruso è nato nel 1960 a Viagrande (Catania). Laureato in Filosofia, insegna Lettere nel Liceo linguistico di Acireale e vive a San Giovanni La Punta. Si è occupato di radio, politica, teatro, poesia e ha fondato l’associazione culturale “Accademia delle Nuvole

lunedì 16 agosto 2010

Perfettamente

Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Perché sono quello che sono e non altro da me, che senso ha la vita, sono io a dargliene uno o devo trovare quello che oggettivamente ha?
Domande come un viaggio fra vette e abissi pieni di paura e di fascino, un viaggio alla ricerca di una serenità poaasibile solo al traguardo.

domenica 15 agosto 2010

f: Bacon

L'opera di Bacon, le cui radici culturali sono state individuate, fra l'altro, nell'estetica settecentesca del sublime, è caratterizzata da una violenta carica "Espressionistica" formalmente derivata da M. Griinewald "Vincent Van Gogh" "Edvard Munch". Essa ha esercitato un influsso di grande rilievo sui pittori delle generazioni successive, soprattutto su quelli operanti nell'ambito della cosiddetta «nuova figurazione». Una delle opere maggiormente conosciuta di Bacon è il "Doppio ritratto di Lucian Freud e di Frank Aurbach" eseguito nel 1964 ed ora è esposto nel Marlborough Gallery di Londra. Bacon tornò in Germania nel 1930 e partecipò alla Oberammergau Passion Play.

Bacon non presenta le cause delle deformazioni che intende già conosciute e sofferte da tutti, ne illustra con fredda e spietata lucidità gli effetti, offrendo alla vista la mostruosità di corpi da cui sembra sia stata estratta l'anima, presi da atroci e sfiguranti convulsioni. E la condizione di queste figure appare senza speranza, senza via di uscita, come un preinferno terreno; è una prigionia di terrore, solitudine e sofferenza forse mai espressa con tanta definitiva convinzione.
L'opera di Bacon vive però di una contraddizione derivata dall'adozione di una tecnica pittorica di altissima qualità formale, che lascia trasparire la voluttà insieme sadica e masochistica dell'uso di un colore capace di rendere tanto strazio, dei viola acidi, dei rosa taglienti, degli aranci brillanti mescolati a tinte di un magma scuro e marcescente. Una tecnica elevata che traspare anche dalla calcolata composizione di forme, che sono sospese in uno spazio da cui sembra essere stata tolta l'aria, incarnate nella tensione boccheggiante e convulsa di corpi che si contorcono e rattrappiscono o si sfaldano confondendo i loro confini con lo spazio vuoto che li sostiene. In questo senso l'opera di Bacon è un'ultima espressione dell'estetica del sublime che pone la lucida constatazione della realtà a confronto con le più alte espressioni ideali, benché frustrate, dell'anima.

sabato 14 agosto 2010

Luce

Il Paradiso, se ne esiste uno in qualche tempo fuori dal tempo o in qualche luogo senza luogo, lo immaginiamo pieno di luce ma non una luce accecante e fastidiosa tutt'altro, semmai ce lo figuriamo come un posto dove la trasparenza e la luminosità abita i gesti, le azioni, i pensieri, dove l'incontro con l'altro, con gli altri, si fonda sulla verità, semplice e trasparente come acqua di luce.

venerdì 13 agosto 2010

Ricominciare

Cominciare dalla fine pare un assurdo; in fondo per procedere servono piccoli, insistenti passi quotidiani per raggiungerla, ma se cambiamo l'articolo e diciamo: cominciamo dal fine, ecco, diventa chiaro che per giungere alla meta i passi sono necessari tanto quanto avere chiara la meta: immaginare chi sarò aiuta a diventarlo.

mercoledì 11 agosto 2010

Riccardo Ferrazzi

Vittorio Fabbri, la sua storia convergente con un'altra: quella di un omicidio avvenuto vent'anni prima in Spagna, a Salamanca. Vittorio non ha più messo piede in questa città, fino ad oggi. In regioni dove il cielo è una lama che cade a picco e trancia l'orizzonte, si dipana la vicenda di un'indagine che non convince. Il non credere alle versioni ufficiali fornite, al tempo, dalla polizia del luogo getta il protagonista in un vortice. Ciò che dapprima era il vortice della curiosità investigativa si trasfigura in quello della non accettazione dell'evidenza. Toni vicini ad una suggestione magica di ispirazione junghiana paragonano il noir di Riccardo Ferrazzi a Il viaggio premio di Julio Cortázar. Ma Gli occhi di Caino è anche una storia di polvere, d'omicidio e di sole, grazie alla quale l'autore dà prova di finezza e maestria. Sapori iberici e l'inevitabilità di un sentore da Santa Inquisizione soffocano il lettore sino all'ultima parola scritta.

martedì 10 agosto 2010

Fatica

Dio creà l'uomo nel sesto giorno e il settimo si riposò, per questo il settimo giorno è il giorno di Dio, il giorno della perfezione, della quiete, della pace di quello stare che è esistere, di quella semplicità che solo l'onnipotenza può esperire: il resto è tensione verso e ricerca ma sempre e comunque imperfezione, così, l'uomo, immagine del Dio perfetto, cerca la somiglianza con Lui, ma troppo spesso la cerca nel raggiungimento di una perfezione impossibile, mentre basterebbe fermarsi ed essere, così come si è, con luci ed ombre, perché è così che ci ama Dio e solo così potremo arrivare ad amare noi stessi e gli altri.

lunedì 9 agosto 2010

Harvest

Did I see you down
in a young girl's town
With your mother in so much pain?
I was almost there
at the top of the stairs
With her screamin' in the rain.

Did she wake you up
to tell you that
It was only a change of plan?
Dream up, dream up,
let me fill your cup
With the promise of a man.

Did I see you walking with the boys
Though it was not hand in hand?
And was some black face
in a lonely place
When you could understand?

Did she wake you up
to tell you that
It was only a change of plan?
Dream up, dream up,
let me fill your cup
With the promise of a man.

Will I see you give
more than I can take?
Will I only harvest some?
As the days fly past
will we lose our grasp
Or fuse it in the sun?

Did she wake you up
to tell you that
It was only a change of plan?
Dream up, dream up,
let me fill your cup
With the promise of a man.

Raccolto

Ti ho forse vista giù in una città di ragazzine
Con tua madre schiantata dal dolore?
Ero quasi in cima alle scale
Mentre lei urlava sotto la pioggia
Ti ha forse svegliata per dirti che
Era solo un cambiamento di programma?
Sogna, sogna, lascia che riempia il tuo calice
Con la promessa di un uomo

Ti ho vista forse a spasso con i ragazzi
Anche se non mano nella mano?
E c'era forse qualche faccia nera in un posto solitario
Quando riuscivate a capire?
Ti ha forse svegliata per dirti che
Era solo un cambiamento di programma?
Sogna, sogna, lascia che riempia il tuo calice
Con la promessa di un uomo

Dovrò vederti dare di più di ciò che posso prendere?
Raccoglierò qualcosa e basta?
Mentre i giorni voleranno via il senso si perderà
Oppure si fonderà nel sole?
Ti ha forse svegliata per dirti che
Era solo un cambiamento di programma?
Sogna, sogna, lascia che riempia il tuo calice
Con la promessa di un uomo

Sogna, sogna, lascia che riempia il tuo calice
Con la promessa di un uomo

domenica 8 agosto 2010

Giovanni Granatelli

Giovanni Granatelli è nato a Catania nel 1965, ma fin dall’infanzia vive a Milano. Ha pubblicato i volumi di poesia Strategie di resistenza, Mobydick, 2002 (selezione Premio Valeri) e Giuramento, Mobydick, 2009 (Premio Città di Marineo). Sue poesie sono comparse anche in antologie (Il porto clandestino ai baci– antologia del Premio Dario Bellezza, Empiria, 2000) e riviste (“ClanDestino”, “Tratti”, “Il Filorosso”).

sabato 7 agosto 2010

Campo giovani

Ci sono luoghi che incantano, posti nei quali sentirsi finalmente a casa, al sicuro, sono i luoghi dell'anima che ci donano quella visione del mondo e delle cose in grado di renderci migliori o almeno di desdiderare di esserlo

venerdì 6 agosto 2010

Thomas Bernhard

Thomas Bernhard (Heerlen, 9 febbraio 1931 – Gmunden, 12 febbraio 1989) è stato uno scrittore, romanziere e drammaturgo austriaco, oltre che poeta e giornalista. È tra i massimi autori della letteratura contemporanea non solo di lingua tedesca.

giovedì 5 agosto 2010

Sui poeti

Paul Thomas Mann (Lubecca, 6 giugno 1875 – Zurigo, 12 agosto 1955) è stato uno scrittore e saggista tedesco. Premio Nobel nel 1929, è considerato una delle figure di maggior rilievo della letteratura europea del Novecento.

mercoledì 4 agosto 2010

Blues

Il blues è una forma musicale vocale e strumentale la cui forma originale è caratterizzata da una struttura ripetitiva di dodici battute e dall'uso, nella melodia, delle cosiddette blue note.

Le radici del blues sono da ricercare tra i canti delle comunità di schiavi afroamericani nelle piantagioni degli stati meridionali degli USA (la cosiddetta Cotton Belt). La struttura antifonale (di chiamata e risposta) e l'uso delle blue note (un intervallo di quinta diminuita che l'armonia classica considera dissonante e che in Italia valse al blues il nomignolo di musica stonata) apparentano il blues alle forme musicali dell'Africa occidentale.

Molti degli stili della musica popolare moderna derivano o sono stati fortemente influenzati dal blues.
Sebbene ragtime e spiritual non abbiano la stessa origine del blues, questi tre stili musicali afroamericani si sono fortemente influenzati tra loro. Altri generi sono derivazioni o comunque sono stati fortemente influenzati da questi: jazz, bluegrass, rhythm and blues, talking blues, rock and roll, hip-hop, musica pop in genere.

La ricerca musicale di molti artisti ha portato il blues, e soprattutto il jazz, a contatto con molteplici realtà musicali, creando stili sempre nuovi e differenti.

martedì 3 agosto 2010

Desideri

Ci sono due tragedie nella vita: non riuscire a soddisfare un desiderio e soddisfarlo.(O.Wilde)

Un paradosso che porta in sé un seme di verità. Se come è vero, l'essere umano è sempre in fieri, mai perfetto se sempre perfettibile e se l'umanità con esso corre verso un orizzonte di felicità irraggiungibile ma non per questo meno perseguibile, allora è vero che siamo fatti di desiderio e per il desiderio. Tendiamo per natura a realizzare ciò che ancora non esiste: il mondo perfetto per il quale vale la pena vivere

lunedì 2 agosto 2010

Jerry Grarcia

Figlio di un' infermiera e di un musicista, Garcia nacque nell'agosto del 1942 a Oakland, California, e gli viene attribuito il nome Jerry dal musicista Jerome Kern. A soli 4 anni Garcia perde il dito medio della mano destra, amputato dal fratello Clifford per errore con l'accetta mentre tagliava della legna. Un anno dopo perde il padre che muore affogato mentre stava pescando. Dopo aver suonato per un po' di tempo il pianoforte, all'età di 15 anni riceve la sua prima chitarra come regalo di compleanno, appassionandosi subito allo strumento e iniziando a suonare senza ricevere nessun tipo di lezione ma andando a orecchio.

E' annoverato fra i migliori chitarristi del mondo.

domenica 1 agosto 2010

Scarrafone

Durante le discusse elezioni politiche del 1953, nel clima caldo della cosiddetta “legge truffa”, Amerigo Ormea, scrutatore e militante del partito comunista, è incaricato di vigilare sulla validità delle votazioni all’interno del famoso “Cottolengo” di Torino, allo scopo di impedire che persone incapaci di intendere e di volere siano indotte dai religiosi a votare per la DC. Tuttavia l’incontro ravvicinato con il dolore e la deformità scuoteranno profondamente la coscienza di Amerigo, spostando la sua attenzione iniziale per i brogli elettorali verso una riflessione sul senso dell’umano e il valore della solidarietà.

sabato 31 luglio 2010

Augusto del Noce

Augusto Del Noce (Pistoia, 11 agosto 1910 – Roma, 30 dicembre 1989) è stato un politologo, filosofo e politico italiano di ispirazione cattolica.

È stato titolare della cattedra di "Storia delle dottrine politiche" all'Università La Sapienza di Roma.

Studioso del razionalismo cartesiano e del pensiero moderno (Hegel, Marx), analizzò le radici filosofiche e teologiche della crisi della modernità, ricostruendo con cura le contraddizioni interne dell'immanentismo.

Dimostrò l'incompatibilità tra il cristianesimo e tutte le forme di supposta liberazione immaginate dalle ideologie contemporanee: marxismo, umanesimo, ed altri sistemi di pensiero che propugnavano la liberazione secolare dell'uomo ("solo il Redentore può emancipare"). Sostenne tenacemente, per tali motivi, l'impossibilità del dialogo tra cattolici e comunisti e previde il "suicidio della rivoluzione" (1978). Fiero antifascista e studioso del fascismo, dimostrò come tale ideologia fosse in continuità con il comunismo e fosse anch'esso un momento della secolarizzazione della modernità. Mostrò inoltre i molti punti di contatto tra il fascismo e il pensiero dei sessantottini.

Filosofo della politica, preconizzò la crisi del socialismo reale, mentre esso viveva la sua massima espansione a livello mondiale. Argomentò che tale sistema, da una parte applicava coerentemente la filosofia di Marx, ma dall'altra negava le premesse del marxismo: ciò in quanto, mostrava Del Noce, lo stesso sistema di Marx si basava su una contraddizione (tra dialettica e materialismo storico). Ribadiva infine la necessità dei valori di verità e di moralità.

Diresse la collana «Documenti di cultura moderna», dell'editore torinese Borla (poi passata alla Rusconi) proponendo al pubblico italiano autori come Marcel de Corte, Titus Burkhardt, Manuel García Pelayo, Hans Sedlmayr ed Eric Voegelin.

Nel 1984 fu eletto senatore nelle file della Democrazia Cristiana.

venerdì 30 luglio 2010

Strambotto

si tratta di una ottava a rima alternata nei primi versi e a rima baciata negli ultimi due. Viene usato nella poesia popolare del Duecento e ripreso nel Quattrocento da poeti colti, come il Poliziano. Questo metro, in Toscana, venne denominato rispetto (spicciolato, se composto da una sola ottava, continuato, se da più ottave.)

giovedì 29 luglio 2010

Utopia

E se un giorno ci svegliassimo all'improvviso in un mondo perfetto forse saremmo felici, ma forse scoprendoci manovrati come burattini con poca autonomia batterie ci sarebbe da disperare.

mercoledì 28 luglio 2010

G.R.Manzoni

Gian Ruggero Manzoni è nato nel 1957 a San Lorenzo di Lugo (RA), dove tuttora risiede. Poeta, narratore, pittore, teorico d’arte, drammaturgo fin da giovanissimo s’interessa di ebraismo, storia delle religioni, filosofia, esoterismo. E’ stato autore Feltrinelli, Il Saggiatore, Diabasis, Scheiwiller, Edizioni del Bradipo, Sansoni, Crocetti. Come teorico d’arte, pittore e poeta partecipa ai lavori della Biennale di Venezia negli anni 1984 e 1986. Nel 1982 e nel 1983 è redattore della rivista Cervo Volante di Roma, diretta da Achille Bonito Oliva ed Edoardo Sanguineti. Dal 1986 al 1998 dirige la rivista d’arte e letteratura Origini. Negli anni ’90, sotto la direzione di Gianni Celati e di Ermanno Cavazzoni, collabora alla realizzazione dell’almanacco di prose Il Semplice, rivista di narrativa edita da Feltrinelli. Ora dirige la rivista d’arte, letteratura e idee ALI. Sue opere sono tradotte in molti paesi stranieri.

Sandro Montalto

SANDRO MONTALTO è Direttore Editoriale delle Edizioni Joker (www.edizionijoker.com), presso le quali cura in prima persona collane di aforismi e di teatro.

Dirige la rivista letteraria «La Clessidra» e il semestrale «Cortocircuito. Rivista di cultura ludica, cacopedica e potenziale», entrambe pubblicate dalle Edizioni Joker.

È redattore delle riviste letterarie «Il Segnale» e «Poetry Wave» e consulente per l’Italia della rivista internazionale «Hebenon» (www.hebenon.com).
Svolge inoltre attività critica su molte altre riviste nazionali e internazionali, tra le quali «Poesia», «Testuale», «Atelier», «Téchne», «Clandestino», «Cultura & Libri», «Costruzioni Psicoanalitiche», «Arts and Artifacts in Movies», «Bloc notes», «Confini», «Testo», «LN», «La Battana», «Pòiesis», «Pagine», «Alla bottega», «Punto d’incontro», «Golem», «Il Cittadino» e «Poiein»; scrive inoltre su volumi collettanei e su alcuni giornali («Corriere di Como», «Il Domenicale»…).

Fa parte della giuria di alcuni premi letterari, ed è giurato e direttore tecnico del premio di aforistica "Torino in sintesi".

Ha pubblicato diversi scritti di argomento musicale e cinematografico su riviste specializzate.

Ha scritto diversi testi teatrali.

martedì 27 luglio 2010

Sandro Montalto

Sandro Montalto, direttore editoriale, è nato a Biella nel 1978 e vive nella provincia.
È poeta, prosatore, critico letterario, musicista, ludolinguista e autore teatrale. È direttore del semestrale letterario La clessidra e del semestrale di cultura ludica cortocircuito, redattore di Il Segnale e Poetry Wave, consulente per l’Italia di Hebenon, ed ha svolto attività critica su molte riviste nazionali e internazionali tra le quali Poesia, Testuale, Atelier, Téchne, Cultura & Libri, Bloc notes, La Battana, Pòiesis, Alla bottega, Punto d’incontro, Golem, Il Cittadino e Poiein, sui giornali (Il Domenicale, Corriere di Como) e in volumi collettanei e atti di convegni.

Ha pubblicato anche scritti di argomento musicale e cinematografico su riviste specializzate (Musicheria, SuonoSonda, Arts and Artifacts in Movie, Costruzioni Psicoanalitiche).

Ha pubblicato le raccolte di poesia Scribacchino (Joker, Novi Ligure 2000), Pause nel silenzio (Signum, Bollate 2006) e Esequie del tempo (Manni, Lecce 2006); i volumi di saggi su poeti contemporanei Compendio di eresia (Joker, Novi Ligure 2004), Forme concrete della poesia contemporanea e Tradizione e ricerca nella poesia contemporanea (Joker, Novi Ligure 2008); la raccolta di aforismi L’eclissi della chimera (Joker, Novi Ligure 2005); il volume di prose Crolli emotivi (Lietocolle, Como 2006) e il saggio Beckett e Keaton: il comico e l'angoscia di esistere (Edizioni dell'Orso, Alessandria 2006).

Ha curato molti volumi, tra i quali Umberto Eco: l'uomo che sapeva troppo (ETS, Pisa 2009) e Fallire ancora, fallire meglio. Percorsi nell'opera di Samuel Beckett (Joker, Novi Ligure 2009).

È giurato di alcuni premi letterari, nonché giurato e direttore tecnico del premio internazionale Torino in sintesi.

Ha scritto diversi testi per il teatro, uno dei quali ha debuttato al Piccolo Teatro "Giorgio Strehler" nel 2008.

Ha ottenuto riconoscimenti per la poesia, per il teatro e per la critica.

Gestisce un suo sito personale, www.sandromontalto.it

domenica 25 luglio 2010

Guglielmo Pispisa

Guglielmo Pispisa vive e lavora a Messina dove è nato nel 1971. Fa parte di "Kaizen", un ensemble narrativo impegnato in diverse collaborazioni con autori come i Wu Ming e Valerio Evangelisti (progetti di scrittura collettiva open source di cui si può trovare un approfondimento sui siti web www.kaizenlab.it e www.xaiel.it/ scripta).

sabato 24 luglio 2010

Gianluca Morozzi

Gianluca Morozzi è nato a Bologna nel 1971, dove vive. Di se stesso ci racconta, un po’ a casaccio: ”Ho studiato giurisprudenza senza nessunissimo motivo al mondo, sono fermo alla tesi da tre anni. Sono il più grande tifoso del Bologna mai esistito. Prima di perdere tragicamente i capelli, assomigliavo a Kabir Bedi interprete di Sandokan. Adesso, tristemente, assomiglio a Pancaro il terzino. Vivo circondato di fumetti Marvel e Dc, i fumetti continuano ad aumentare, a crescere, occupano tutti gli spazi, s'infilano dappertutto. La mia serie a fumetti preferita di tutti i tempi è The incredible Hulk, nei dodici anni in cui è stata scritta da Peter David. Sono alto un metro e ottantatrè, ma sulla carta d'identità mi attribuiscono un centimetro in meno. Ho un occhio bicolore, nel senso che nell'iride sinistra (marrone) c'è un visibilissimo spicchio azzurro. Cose che succedono. Il mio gruppo preferito di sempre sono gli Who. Il mio cantante preferito è Bruce Springsteen. Il mio gruppo italiano preferito sono gli Afterhours.”

venerdì 23 luglio 2010

I costruttori di vulcani

La scrittura di Bordini è sottilmente feroce e declina con ironica, svagata cautela la paranoia. In essa si riconoscono i dintorni dell'eccesso di pensiero e il portato della solitudine psichica. Poeta narrativo dal passo stilistico crudo e micidiale, gli viene riconosciuta la forza di un "razionalismo onirico" (Paolo Febbraro) e di un "dormiveglia vigile" (Filippo La Porta). I costruttori di vulcani accoglie tutti i libri in versi pubblicati da Bordini, ma con interventi che hanno apportato cambiamenti ai testi. L'autore ha anche montato le raccolte originarie senza conservarne la cronologia d'uscita, nel tentativo di creare una struttura musicale. Questo volume è dunque un libro nuovo, pur essendo costituito dalle poesie scritte da Bordini in oltre trent'anni.

Carlo Bordini, I costruttori di vulcani, Luca Sossella ed.

mercoledì 21 luglio 2010

La regola d'oro

* Ascolta Israele! Io sono il Signore Dio tuo:

1. Non avrai altro Dio al di fuori di me.
2. Non nominare il nome di Dio invano.
3. Ricordati di santificare le feste.
4. Onora il padre e la madre.
5. Non uccidere.
6. Non commettere atti impuri.
7. Non rubare.
8. Non dire falsa testimonianza.
9. Non desiderare la roba d'altri.
10. Non desiderare la donna d'altri.

martedì 20 luglio 2010

Non c'è pace per gli empi

Poiché io non voglio discutere sempre
né per sempre essere adirato;
altrimenti davanti a me verrebbe meno
lo spirito e l'alito vitale che ho creato.
Per l'iniquità dei suoi guadagni mi sono adirato,
l'ho percosso, mi sono nascosto e sdegnato;
eppure egli, voltandosi,
se n'è andato per le strade del suo cuore.
Ho visto le sue vie,
ma voglio sanarlo, guidarlo e offrirgli consolazioni.
E ai suoi afflitti
io pongo sulle labbra: «Pace,
pace ai lontani e ai vicini»,
dice il Signore, «io li guarirò».
Gli empi sono come un mare agitato
che non può calmarsi
e le cui acque portan su melma e fango.
Non v'è pace per gli empi, dice il mio Dio.

lunedì 19 luglio 2010

Rivista




E' uscita la rivista bimestrale "Gli asini". Sono tempi difficili per la scuola sia per i ragazzi che per i docenti, fondi sempre più esigui, assenza di attenzione per le fasce deboli, disinteresse per tutto ciò che non sia inerente al mercato, e la scuola come si sa non produce PIL, eppure qualcuno ha ancora voglia di interrogarsi sul mondo dell'educazione: auguri agli autori della nuova rivista.

venerdì 16 luglio 2010

Roberto Bertoldo

Roberto Bertoldo è nato a Chivasso il 29 aprile 1957.

Laureato in Lettere e filosofia all’Università degli Studi di Torino nel 1981 con una tesi sul petrarchismo negli ermetici fiorentini

Si è interessato in particolare di filosofia e di letteratura dell’Ottocento e del Novecento.

Dopo una militanza negli anni ’70 come redattore di riviste, poeta e narratore, si è ritirato per 15 anni al fine di proseguire la sua personale ricerca di scrittore. Di questi anni sono una serie di libri di poesia (Nuvole in agonia, Il pan-demonio, Il rododendro) e di narrativa (L’abitudine, Il cammello oltre la cruna, Le favole del fiume d’ebano, I nichilisti, Satio) tuttora inediti.

Ha svolto per vari anni consulenze esterne di poesia e narrativa per alcune case editrici.

Nel 1996 è tornato all’attività pubblica fondando la rivista internazionale di letteratura “Hebenon”, che dirige, con la quale ha affrontato lo studio della poesia italiana e straniera moderna e contemporanea.

Teorico del ‘nullismo’ come superamento del nichilismo assiologico (Nullismo e letteratura, Interlinea, Novara 1998; Anarchismo senza anarchia, Mimesis, Milano 2009) e della ‘fenomenognomica’ come titanica proiezione fenomenologica (Principi di fenomenognomica con applicazione alla letteratura, Guerini, Milano 2003; Sui fondamenti dell’amore, Guerini, Milano 2006), ha approfondito varie questioni di teoria della letteratura.

I suoi ultimi libri creativi finora editi sono i romanzi Il Lucifero di Wittenberg - Anschluss, Asefi-Terziaria, Milano 1998, Anche gli ebrei sono cattivi, Marsilio, Venezia 2002, Ladyboy, Mimesis, Milano 2009; e i libri di poesia Il calvario delle gru, Bordighera Press, New York 2000, L’archivio delle bestemmie, Mimesis, Milano 2006.

Dirige la collana di poesia straniera "Hebenon" della casa editrice Mimesis.

Dirige la collana di quaderni critici della Associazione Culturale Hebenon.

Dirige il giornale di cultura e politica "Azione Letteraria".

Dirige la collana di saggistica "AsSaggi" della casa editrice BookTime