venerdì 8 maggio 2009

Pamuk

Dopo quarant'anni che scrivo fiction, dopo aver esplorato varie strade e compiuto esperimenti diversi, è venuta l'ora che io cerchi una definizione complessiva per il mio lavoro; proporrei questa: la mia operazione è stata il più delle volte una sottrazione di peso; ho cercato di togliere peso ora alle figure umane, ora ai corpi celesti, ora alle città; soprattutto ho cercato di togliere peso alla struttura del racconto e al linguaggio. (I.Calvino, Lezioni americane).
Dev'essere questo che ha affascinato sin da giovane il premio Nobel Orhan Pamuk, questo incessante lavoro, che già Michelangelo considerava il cuore stesso dell'arte "Che si fa per via di togliere", questo continuo cercare di togliere dalla parola scritta l'opacità del mondo, il suo peso perché potesse brillare come sempre nuova.